Ormai in sella (da tre settimane) i direttori generali ora è il turno dei direttori di area delle Ulss, cioè dei tre collaboratori di prima fascia che dovranno formare la cosiddetta direzione strategica. Mancano all’appello ancora molte Ulss.
La nomina dei tre direttori – sanitario, amministrativo e dei servizi sociali – spetta direttamente al dg. È una sua prerogativa discrezionale. Può pescare i nomi negli elenchi di coloro che hanno proposto la loro candidatura alla Regione entro il termine del 31 ottobre 2012, ma ha la facoltà di scegliere liberamente i propri uomini (e donne) di fiducia anche fuori dalle liste ufficiali. Questo, per la verità, in teoria. Nella pratica, tranne qualche isolata eccezione, interviene pesantemente la politica con indicazioni che rispondono alle logiche dei partiti e ai desiderata dei maggiorenti delle singole formazioni. Ad ogni modo qualche dg, come quello di Belluno, ha provveduto quasi subito confermando la terna dello scorso mandato.
Qualcuno, come Claudio Dario dell’azienda ospedaliera di Padova, si è portato i fidi aiutanti dell’Ulss governata nel quinquennio conclusosi la notte di San Silvestro. Altre aziende hanno già riempito le caselle rinnovando in toto o in parte i colonnelli. Altre sono ancora in alto mare. I giochi restano aperti.
Nel Vicentino fino ad oggi solo l’Ulss 4 di Thiene-Schio ha sciolto le riserve. Proprio ieri la dg Daniela Carraro ha ufficializzato le nomine. Nelle altre tre Ulss, la 6 di Vicenza, la 3 di Bassano e la 5 di Arzignano, il puzzle si sta componendo ma restano ancora parecchie partite da chiudere. Ma vediamo cosa potrebbe accadere a Vicenza. Il dg Ermanno Angonese dice che è tutto fermo, che non c´è nulla di deciso, che sta analizzando le decine di curricula arrivati sulla scrivania. «Ne ho un plico alto così – dice».
In effetti Angonese ha prorogato fino al 31 marzo i direttori uscenti, «anche per avere da parte di chi conosce la struttura le informazioni che mi mancano», ed è quasi certo che per nominare i nuovi supererà la soglia del 31 gennaio. In ogni caso è dal 2 gennaio che continua a meditare sulle ipotesi di lavoro. Nel suo studio, la stanza centrale degli uffici della direzione generale in cui sta facendo rivoluzionare la logistica, riceve ogni giorno una raffica di telefonate e suggerimenti. Angonese è capitano di lungo corso abile nelle strategie e nelle mediazioni, sa come vanno queste cose, e preferisce attendere che si sistemino la maggior parte dei “favoriti” e dei pretendenti più sponsorizzati per calare poi, a bocce ferme, quando l´atmosfera si sarà fatta meno calda, i suoi assi. Non fa, perciò, alcuna anticipazione, ma qualche nome nella sua agenda fitta di “raccomandati” e di consigli si affaccia con più concrete e decise possibilità, al di là dei tanti outsider inventati in questi giorni dalla fantapolitica di corridoio del San Bortolo e dintorni, che non hanno la minima probabilità di “salire” ai posti di comando.
Intanto arrivano a Vicenza due nomi eccellenti di ritorno, piuttosto noti all’interno della nomenclatura sanitaria, entrambi dipendenti di ruolo dell’Ulss 6: uno è Ennio Cardone, l’altro è Roberto Toniolo. Cardone rientra al San Bortolo, dopo aver iniziato la carriera nella direzione medica dell’ospedale di Noventa, con due esperienze consecutive fatte come direttore sanitario nelle Ulss di Bussolengo e Cittadella. Roberto Toniolo viene da un quinquennio di direzione amministrativa all’azienda ospedaliera di Padova accanto all’ex dg Adriano Cestrone, e da un precedente analogo incarico all´Ulss di Rovigo. In lizza ci potrebbero, quindi, essere anche loro a Vicenza, dove ci sono da coprire almeno due posti su tre. È infatti certa l’uscita di scena del direttore sanitario Eugenio Fantuz, che a quasi 70 anni se ne va in pensione, e del direttore amministrativo Caterina Dalla Zuanna che ritorna a Cittadella nell’Ulss 15 di appartenenza dove andrà a rioccupare il posto di dirigente lasciato anni fa per andare a lavorare prima in Regione e poi ad affiancare l´ex dg Antonio Alessandri a Vicenza.
Ma veniamo ai candidati più segreti e più pronosticati nella corsa alla direzione sanitaria della 6. Nella prima riga dell’agenda di Angonese ci sarebbero scritti i nomi del bassanese Fabrizio Fontana, che ha lavorato a Trento e a Udine, e di Chiara Bovo, reduce dall’esperienza all’Ulss 20 di Verona accanto alla dg Giusy Bonavina. Per la poltrona di direttore amministrativo, tramontata la candidatura della prima ora di Annamaria Tomasella, uscente della 4 e ora nominata alla 15 Alta Padovana, in questo momento sarebbe in pole position Tiziano Zenere, uscente dell’Ulss di Bassano, ed esperienze all’Ulss 4 a fianco di Sandro Caffi e in Regione nella gestione-Ruscitti e poi, per qualche tempo, anche nell’organico della segreteria-Mantoan. Per la direzione del sociale resta saldamente in piedi la conferma di Paolo Fortuna. «Me lo hanno chiesto parecchi sindaci», spiega il dg Angonese. Ma la certezza non è affatto assoluta. Potrebbe spuntare a sorpresa un nome nuovo, con un ampio pedigree nel settore
Il Giornale di Vicenza – 22 gennaio 2013