Tanta amarezza nelle parole di Valerio Alberti e Renzo Alessi. Una bocciatura non annunciata e non prevista. Anzi l’ex dg dell’Ulss 3 di Bassano e l’ex dg dell’Ulss 5 di Arzignano erano dati fra i più sicuri della riconferma. Proprio per questo l’esclusione diventa ancora più bruciante. «Li hanno silurati senza motivazioni», dice Stefano Biasioli leader di Confedir e past presidente della Cimo. Le reazioni sono dure.
Si parla di metodi da “Todo modo” il film di Elio Petri del 1975 sulla saga Dc. Fra l’altro Alberti aveva legato molto con la comunità bassanese, e gli va riconosciuto di aver rilanciato l’Ulss e il San Bassiano dopo anni di decadenza e di grigiore in un ospedale a lungo rimasto una cattedrale nel deserto. La nomina della settimana scorsa a presidente nazionale della Fiaso, le Federazione delle Asl italiane, sembrava il miglior viatico a un mandato-bis. Alberti parla e non parla. Cerca di stemperare la delusione: «Meglio non dire niente a caldo. Il 31 sarò in servizio a Bassano. Dirò qualcosa allora. Parlerò con gli operatori. Con i sindaci mi sono già sentito. La parola che ho più sentito è: allucinante. Ma non si diceva di dover fare affidamento sui manager esperti?». Ora Alberti dal primo gennaio rientrerà nella direzione medica dell’azienda ospedaliera di Padova dove era in aspettativa ormai da quasi una ventina di anni. In Renzo Alessi c’è anche rabbia. Una giornata particolare, molto difficile. Fra l’altro è consulente dell’Aran nazionale. «Era impensabile. Ho buttato al vento 5 anni di lavoro. Hanno nominato gente con il curriculum non paragonabile al mio. Hanno prevalso altre logiche. Così va il mondo. Ma ora se qualcuno pensa di darmi un incarico in Regione si sbaglia di grosso. Non accetterei mai. Torno a fare il capo del personale a Padova nel posto che ho conquistato con un concorso. Fra l’altro guadagnerò di più». Dirigerà i dipendenti dell’azienda ospedaliera, dell’Ulss 16, dello Iov.
Franco Pepe – Il Giornale di Vicenza – 30 dicembre 2012