Una manovra in due tappe per pagare i debiti della Pa: il Governo prevede di sbloccare 20 miliardi nella seconda metà del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. Così l’esecutivo, al termine del consiglio dei ministri, delinea le misure per favorire l’accelerazione del pagamento dei debiti della Pa verso i propri fornitori, e chiarisce l’impatto sulla crescita dell’economia e sull’andamento dei conti pubblici per gli anni 2013 e 2014.
«Le misure che il Governo intende adottare – si legge in una nota di Palazzo Chigi, emessa al termine del consiglio dei ministri di oggi – sono finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e interesseranno le amministrazioni centrali, gli enti del servizio sanitario nazionale. Gli importi previsti corrispondono a circa 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014».
Il Governo: allentamento patto di stabilità interno
Le misure che il governo intende mettere in campo per sbloccare i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione – si legge ancora nella nota – riguarderanno, tra l’altro, i debiti degli enti territoriali (Regioni ed enti locali) attraverso «un allentamento dei vincoli del Patto di stabilità interno per consentire l’utilizzo degli avanzi di amministrazione disponibili». Le misure prevedono inoltre «l’esclusione del Patto di stabilità delle Regioni dei pagamenti effettuati in favore degli Enti locali sui residui passivi a cui corrispondono residui attivi di Comuni e province» e «l’istituzione di fondi rotativi per assicurare la liquidità agli Enti territoriali (Regioni ed Enti Locali), con obbligo di restituzione in un arco temporale certo e sostenibile».
Grilli: oggi modifiche obiettivi finanza pubblica, poi Dl
Una manovra in due tappe porterà al rimborso di una parte dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Oggi – ha spiegato il ministro del Tesoro Vittorio Grilli – il Governo ha modificato gli obiettivi di finanza pubblica «per creare gli spazi necessari per lo stadio due. Questo – ha continuato il ministro – sarà un decreto legge che determinerà le forme, le modalità per attuare questa accelerazione dei pagamenti. La prima tappa è una relazione al Parlamento sulla modifica dei saldi e speriamo che il Parlamento dia un parere positivo in tempi brevi. Non appena la avremo, possiamo approvare immediatamente, noi o il futuro Governo, il decreto».
Grilli: parte indebitamento utilizzata per fondi cofinanziati con Ue
«Anche gli investimenti cofinanziati dall’Ue – ha ricordato Grilli – è parte dei vincoli molto cogenti delle nostre amministrazioni: una parte del nostro spazio di indebitamento, una parte minoritaria sarà utilizzata per ampliare la capacità di investimento attraverso fondi cofinanziati che altrimenti andrebbero persi».
Il Governo rivede al ribasso le stime di crescita
La nostra proposta, ha spiegato Grilli, è di «aumentare il nostro debito potenziale di 20 miliardi per ciascun anno, nel 2013 e nel 2014, per creare la disponibilità di cassa per pagare» le spese. In questo contesto, il governo rivede al ribasso le stime sulla crescita: il Pil 2013 scenderà dell’1,3% (-0,2% la previsione del Def) e nel 2014 scenderà dell’1,7%. Non solo: il deficit 2013 viene rivisto al 2,4% (più un 0,5% aggiuntivo per accelerare il pagamento delle spese della P.a.) e quindi al 2,9% per cento. Il ministro ha poi sottolineato che l’incremento del debito di 40 miliardi, per pagare i debiti della pubblica amministrazione, rappresenta il «tetto massimo». Da fonti di governo si apprende che la relazione che aggiorna i conti pubblici italiani con le nuove stime macro elaborate dal Governo, scontando l’effetto dei 40 miliardi di pagamenti di arretrati della Pa verrà inviata direttamente alla Commissione speciale annunciata dai presidenti di Camera e Senato.
Monti: la disciplina di bilancio paga
«Oggi – ha affermato il premier Mario Monti nella conferenza stampa successiva alla riunione del Governo – grazie agli sforzi dell’Italia in sede europea il governo ha potuto varare misure per l’accelerazione dei pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese». Le misure prese dal Consiglio dei ministri, ha continuato il professore, sono state possibili solo «a valle» di un processo e un lavoro dello stesso governo Monti in sede europea che ha reso «possibili provvedimenti che prima non sarebbero stati possibili. La prima operazione a valle di questo – ha detto Monti – che il governo introduce è quella di misure per l’accelerazione dei pagamenti della pubblica amministrazione verso i propri fornitori, una misura giustamente attesa». «La disciplina di bilancio – ha ricordato il presidente del Consiglio – paga, é penosa, faticosa ma rende, dà dei risultati, perché non si violano norme europee e perché ci sia avvia al punto in cui ci si può permettere provvdimenti che consentono di allargare i cordoni della borsa del bilancio pubblico in un clima rispettoso degli equilibri finanziari».
Il Sole 24 Ore – 22 marzo 2013