Piero Erle. Sanità: non ha fatto tempo a uscire la classifica ufficiale 2013 del Ministero sull’efficienza della “griglia Lea” (assistenza sanitaria) delle Regioni, che assegna al Veneto al 5° posto, che sempre da Roma hanno fatto filtrare sui quotidiani nazionali la classifica ufficiosa del 2014, che è ancora in discussione tra Stato e Regioni. Il Veneto avrebbe perso un punto in 12 mesi, da 190 a 189, e così rischia di non essere più tra le 5 Regioni “benchmark”, cioè quelle che fanno da leader a livello nazionale per l’efficienza nella sanità e che l’anno scorso avevano avuto un minipremio (qualche decina di milioni).
Ma Venezia è pronta a dare battaglia. L’assicura l’assessore Luca Coletto, che si toglie un sassolino: «La classifica del 2013 era stata fatta uscire informalmente m primavera, dando modo alla candidata Moretti di attaccare il presidente Zaia per il passaggio del Veneto dal 3° al 5° posto. Si è dato modo di far scattare la polemica. Adesso – attacca fanno lo stesso: hanno ufficializzato il 2013, ma hanno fatto uscire anticipazioni, che noi ufficialmente non abbiamo, sul 2014 per indicare le Regioni ‘benchmark”. Un dato tra l’altro ci serve per fare il riparto dei fondi sanitari tra le Regioni, cosa che potrebbe avvenire giovedì e venerdì».
Il Veneto per il 2013 era quinto, ma adesso con 189 punti rischia di finire settimo dietro Toscana (217), Emilia R. (204), Piemonte e Liguria (194), Lombardia (193) e Marche (192). Verrebbe così escluso dal gruppo delle Regioni-modello: «E un giochino che tentano di fare con il riparto di quest’anno», commenta l’assessore. Il calo veneto «quasi certamente è dovuto al calo di vaccinazioni: è una flessione che c’è stata a livello nazionale, noi abbiamo perso qualcosa di più, ma questo è causa dei pasticci fatti a livello nazionale tra Ministero della salute e Aifa sulle vaccinazioni per l’influenza, con le partite dei vaccini prima sospese e poi riattivate».
Il Veneto come detto darà battaglia sull’ipotesi di classifica 2014 tra le Regioni. «Vogliamo verificare i motivi effettivi – conferma Coletto per cui saremmo usciti dalle prime cinque posizioni della griglia dei Lea-Livelli essenziali di assistenza». Tra l’altro nella classifica diramata la settimana scorsa relativa al 2013, come noto, il Veneto è risultata l’unica regione ad essere promossa a pieni voti su tutte e 38 le voci di esame del Ministero per la “verifica adempimenti”. Curioso che poi si ritrovi al 5° posto e adesso forse al 7 .
«E noi siamo anche l’unica Regione che non applica l’addizionale Irpef e riesce ad erogare tutti i livelli di assistenza. Non che sia sbagliata, ma questa “griglia” sembra più politica che tecnica». Il Veneto però rischia di non avere neanche il “minipremio virtuosità” con quella torta da spartirsi di 111 miliardi «che è passiva, perché aumenta di 1,3 miliardi a fronte di costi maggiori di 2,3: le Regioni ci perdono un miliardo. E per una strana coincidenza il Veneto rischia di ritrovarsi fuori dalla premialità».
Il Giornale di Vicenza – 17 novembre 2015