E’ pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 264 dell’11 novembre 2013 (ed è in vigore dallo stesso giorno) la la legge 128/2013 «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca» che oltre a regolamentare la graduatoria unica per gli specializzandi, a prevedere tagli a misura Ue alla durata delle specialità e regole sul bonus maturità e sugli effetti della sua soppressione, attua le norme sul divieto di e-cig nelle scuole e sulla corretta alimentazione negli ambienti scolastici. Bonus maturità. Nella legge si conferma, per quanto riguarda medicina, la riammissione in sovrannumero ai corsi di laurea in medicina, veterinaria, professioni sanitarie, odontoiatria, architettura e scienze della formazione di chi sarebbe rientrato in graduatoria grazie al bonus maturità.
E chi, con un punteggio di almeno 20 punti, dovesse aver già scelto diversamente, avrà diritto al trasferimento. Viene inoltre stabilito che le Università sedi di corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria dovranno aprire le porte ai sovrannumerari che si sarebbero potuti iscrivere ai corsi in quanto collocati in graduatoria entro il numero massimo di posti disponibili.
Ma vediamo in sintesi le misure che interessano la salute e la sanità:
Bonus maturità
La legge prevede la riapertura della procedura per l’inserimento del voto di maturità da parte di tutti i candidati che hanno ottenuto almeno 20 punti nel test d’accesso e che non abbiano provveduto al predetto inserimento entro i termini previsti dal citato decreto ministeriale 12 giugno 2013. In sostanza è prevista la riammissione (in sovrannumero) ai corsi di laurea in medicina, veterinaria, professioni sanitarie, odontoiatria, architettura e scienze della formazione di chi sarebbe rientrato in graduatoria grazie al bonus. Coloro che nell’anno accademico 2013/2014 si sono iscritti ai corsi di in una sede diversa da quella alla quale avrebbero avuto diritto ad iscriversi possono trasferirsi nella suddetta sede nell’anno accademico 2014/2015, con il riconoscimento, da parte degli atenei, dei crediti già acquisiti nell’anno accademico 2013/2014 in insegnamenti previsti anche nel predetto corso di studi.
Graduatoria unica
Per quanto riguarda le scuole di specializzazione, oltre alla graduatoria unica nazionale, si prevede la riduzione della durata, ma mirata e calibrata secondo i limiti minimi previsti dalla normativa europea e soprattutto riorganizzando le classi e le tipologie di corsi di specializzazione medica.
Numero di specialisti da formare
Per quanto riguarda il numero globale degli specialisti da formare per ogni specializzazione si dovrà tenere conto: dell’obiettivo di migliorare progressivamente la corrispondenza tra il numero degli studenti ammessi ai corsi di laurea e quello dei medici ammessi alla formazione specialistica; del quadro epidemiologico; dei flussi previsti per i pensionamenti e delle esigenze di programmazione delle Regioni rispetto alle attività del Ssn. Gli specializzandi, per potersi formare all’interno delle aziende Ssn, dovranno fare domanda all’Università dove ha sede la scuola che dovrà approvarla secondo le regole degli accordi Ssn-Università. E i medici in formazione specialistica, infine, assumono una graduale responsabilità assistenziale, secondo gli obiettivi definiti dall’ordinamento didattico del corso di specializzazione e in base modalità individuate dal tutor, concordate e approvate con la direzione delle scuole di specializzazione e con i dirigenti responsabili delle unità operative presso cui si svolge la formazione.
Riduzione della durata delle specialità
L’emanazione del decreto del Miur di concerto con il ministro della Salute sulla riduzione della durata dei corsi di formazione specialistica dovrà essere varato entro marzo 2014. Si stabilisce inoltre che i periodi di formazione dei medici specializzandi si svolgono ove ha sede la scuola di specializzazione e all’interno delle aziende del Servizio sanitario nazionale previste dalla rete formativa; eliminato il parere dell’azienda sanitaria di destinazione per l’inserimento dei medici specializzandi ai periodi di formazione.
Si specifica poi che i periodi di formazione dei medici specializzandi all’interno delle aziende Ssn non determinano l’instaurazione di un rapporto di lavoro.
Divieto di e-cig
La legge inoltre contiene un articolo sulla tutela della salute nelle scuole che prevede educazione alla salute sui rischi derivanti dal fumo il divieto dell’uso di sigarette elettroniche nei locali chiusi, ma anche negli spazi aperti delle scuole (ma il divieto non c’è più nei luoghi pubblici come uffici, ristoranti, cinema, mezzi pubblici e bar).
Alimentazione ed educazione alimentare nelle scuole
l Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, al fine di favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli locali, stagionali e biologici nelle scuole, elabora appositi programmi di educazione alimentare, anche in collaborazione con associazioni e organizzazioni di acquisto solidale, anche nell’ambito di iniziative già avviate. Con decreto del Ministro dell’istruzione e del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali sono definite le modalità per l’attuazione.
Il Ministero dell’istruzione adotta inoltre specifiche linee guida, sentito il Ministero della salute, per disincentivare, nelle scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti e bevande sconsigliati, ossia contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, alto contenuto di sodio, nitriti o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari, e per incentivare la somministrazione di alimenti per tutti coloro che sono affetti da celiachia.
Inoltre, nei bandi delle gare d’appalto per l’affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica e di fornitura di alimenti e prodotti agroalimentari agli asili nido, alle scuole dell’infanzia, alle scuole primarie, alle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alle altre strutture pubbliche che abbiano come utenti bambini e giovani fino a diciotto anni di età, i relativi soggetti appaltanti devono prevedere che sia garantita un’adeguata quota di prodotti agricoli e agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica, nonché l’attribuzione di un punteggio per le offerte di servizi e forniture rispondenti al modello nutrizionale denominato «dieta mediterranea», consistente in un’alimentazione in cui prevalgano i prodotti ricchi di fibre, in particolare cereali integrali e semintegrali, frutta fresca e secca, verdure crude e cotte e legumi, nonché pesce, olio extravergine d’oliva, uova, latte e yogurt, con una limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici. I suddetti bandi prevedono altresì un’adeguata quota di prodotti per soddisfare le richieste di alimenti per coloro che sono affetti da celiachia.
Il Sole 24 Ore sanità – 12 novembre 2013