Breaking news

Sei in:

Grappa. Sara, la manager che ha scelto la via dell’allevamento

Dalla chimica a pascoli itineranti e agriturismo. Esperta di metodo Lean, ha deciso di mollare la multinazionale in cui aveva fatto carriera e aprire un´azienda agricola sul Grappa

Una promettente carriera in una multinazionale, uno stipendio di tutto rispetto e la possibilità di viaggiare in tutto il mondo. Il tutto con una laurea in chimica appena messa in tasca. È il sogno di molti ma per la bassanese Sara Cunial, 33 anni, le scelte sono state diverse e l´hanno portata a lasciare quel mondo per diventare, come sottolinea orgogliosa, “contadina”.

Eppure la scalata al successo professionale, del tutto inedita in tempi di precariato, l´ha vista diventare, prima donna dell´azienda, responsabile dei controlli di produzione secondo il metodo giapponese Lean, conosciuto anche come metodo Toyota, il non plus ultra della gestione aziendale.

Sara, sguardo franco e acceso, spiega con semplicità una scelta che in molti potrebbero non capire.

«Appena laureata – spiega Sara – sono stata assunta alla Cytec, una multinazionale che produce resine diventando, prima donna in azienda, responsabile del controllo di produzione, del Lean management». Poi, qualcosa comincia a non andare «ogni giorno era più difficile trovare una motivazione per andare al lavoro – spiega – ci ho pensato a lungo e ho chiesto un part time».

Una nuova idea frullava nella testa di Sara: cambiare radicalmente vita. «Erano due gli aspetti che mi disturbavano maggiormente – racconta la giovane imprenditrice – la competitività sfrenata e il lato etico per così dire. Pensavo sempre più spesso che non avevo studiato chimica per inquinare il mondo e le resine che producevamo non erano certo a basso impatto ambientale».

Così, senza una tradizione familiare agricola alle spalle, la donna in carriera e “cittadina”, si licenzia per dedicarsi anima e corpo al suo primo ettaro di coltivazione a frutti di bosco. Lo fa completamente da sola. Decide da sola anche l´ubicazione, il Monte Grappa «troppo spesso snobbato e invece pieno di potenzialità».

Per far crescere il suo sogno di un´attività economica compatibile con uno stile di vita “pulito” dopo un anno e mezzo decide di fare rete. «Ho cominciato ad informarmi e ho conosciuto altri ragazzi della mia zona che come me praticavano attività simili – racconta la Cunial – piccoli produttori che realizzavano un´economia locale effettiva. Tutti noi abbiamo in comune la convinzione che sia possibile riproporre al territorio la sua vocazione più classica, l´utilizzo a pascolo itinerante». E così, nomadi, allevati secondo i più stretti principi biologici, sono arrivati 2500 polli ruspanti, una ventina di maiali, altrettante vacche da latte e vitelli da carne all´anno. Restava però da risolvere una questione che Sara, da esperta in ottimizzazione giapponese dei processi economici, conosce bene: l´eliminazione dei “fondi di magazzino” e l´affidabilità di acquirenti sicuri.

La soluzione sono i Gas, gruppi di acquisto solidale. «Ciò che produciamo – spiega Sara – viene venduto al 90% ai gruppi di acquisto solidale quindi, di fatto, non abbiamo mai residui di prodotti invenduti». Il metodo Lean, appunto, applicato all´agricoltura e all´allevamento allo stato brado.

I pascoli itineranti si stendono fra Romano d´Ezzelino e Borso del Grappa a cavallo fra le province di Vicenza e Treviso. Se non bastassero attività tanto impegnative, Sara sta iniziando una nuova avventura, il restauro di un complesso secentesco a Cismon del Grappa e di un altro agriturismo a 1400 metri. «Un agrialloggio e un agriturismo per arrivare a toccare anche il tema del turismo rurale – spiega Sara – un altro modo ancora, che viene naturale, per presidiare il territorio».

Il Giornale di Vicenza – 2 febbraio 2013

site created by electrisheeps.com - web design & web marketing

Back to Top