“Al pari dei vessati dalle banche, proponiamo sostegno economico sui costi dei ricorsi ai vessati dalle quote latte”. Questo l’intento dei consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Maurizio Conte e Stefano Casali che hanno depositato questa mattina una mozione dal titolo: “La Regione sia a sostegno delle imprese agricole venete vessate per le quote latte”.
“Prendiamo atto – spiegano i tosiani – che ad oggi il problema delle quote latte non è ancora stato risolto, le multe sono in arrivo e sarebbero state salatissime senza quest’ultimo intervento del governo”.
La richiesta dei tosiani alla Giunta regionale è quella di “Attivare ogni azione per inserire sul prossimo bilancio annuale 2017 e pluriennale 2016-2018 le risorse necessarie al sostegno, anche finanziario, finalizzato all’assistenza legale delle aziende agricole operanti e residenti in Veneto che abbiano dovuto affrontare in sede giudiziaria la problematica quote latte”.
I consiglieri nella mozione ripercorrono le tappe cronologiche istituzionali della vicenda a partire dal 2008. “L’allora Ministro Luca Zaia – aggiungono i consiglieri – aveva dichiarato: “Se le aziende vogliono avere le quote devono pagarle e sottoscrivere un piano di rateizzazione. Penso che forse per la prima volta nella storia un ministro ha dimostrato che si possono pagare le multe e distribuire le quote”. Il problema non è mai stato risolto e le ripercussioni arrivano fino ad oggi – aggiungono i tosiani”.
Nell’estate del 2014 – ricordano Negro, Conte e Casali – arrivò l’ammonimento dell’Europa all’Italia ricordando l’impegno nel recuperare le multe non pagate sulle quote latte: per il Veneto si trattava di circa 450 milioni di euro e ad essere coinvolte ben 750 aziende. E’ il 20 marzo 2015 – aggiungono i tosiani – quando sulla stampa si segnala l’arrivo delle sanzioni a seguito delle verifiche effettuate da Agea sul debito per lo sforamento delle quote latte nel periodo 2004-2009, per un valore complessivo di 180 milioni di euro preannunciando cartelle ancora più pesanti per gli sforamenti relativi alle campagne 2010-2014”.
“Pochi giorni fa – dichiarano i tosiani – è stato annunciato che il decreto legge 113/2016 (dl enti locali) è stato convertito in legge dal Senato della Repubblica il 2 agosto 2016, prevedendo la modifica della “legge Zaia” del 2009 e correggendo i criteri affinché le multe per lo sforamento delle quote latte (per la campagna 2014/2015) rientrino nella misura dovuta all’Unione europea, passando da 100 a 32 milioni di euro a livello nazionale, con uno sconto netto di ca.70 milioni di euro”.
“Chiediamo un intervento da parte della Regione – concludono i consiglieri – affinché venga attivato un sostegno economico per i costi legali alle aziende venete vessate dalle quote latte e che hanno trovato parziali risposte dallo stato”.