L’Istat ha diffuso ieri i dati sulle vendite al dettaglio a giugno, in calo dello 0,2% rispetto a maggio e del 3% su base annua, dodicesimo segno negativo consecutivo. Si riduce la spesa nei piccoli negozi (-3,6%) come negli «iper» della grande distribuzione (-2,3%), ma per la prima volta da mesi si svuotano anche i carrelli nei discount (-1,3%), nell’ultimo periodo sempre più frequentati dagli Italiani alla ricerca di convenienza.
Le flessioni maggiori sono per elettrodomestici (-5,9%), farmaceutici (-4,6%) e casalinghi (-4,2%), ma tutti i settori fanno segnare una tendenza negativa, compreso quello degli alimentari (-2,9%), con le piccole botteghe in particolare difficoltà, giù del 4,5%. A conferma che nei portafogli la ripresa ancora non si vede, i consumatori tagliano un po’ ovunque, una tendenza che allarma diverse associazioni di categoria. Federdistribuzione e Confcommercio mettono in guardia sull’ulteriore impatto che verrebbe dall’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, previsto per ottobre. Mentre Adusbef e Federconsumatori calcolano che la contrazione degli acquisti alla fine del biennio 2012-2013 potrebbe toccare il valore record del 7,8%: in media ogni famiglia ha speso circa 2.500 euro in meno.
Corriere della Sera – 29 agosto 2013