Scelta Civica senza Mario Monti. Non mancano le conseguenze in chiave padovana: da una parte Domenico Menorello (consigliere provinciale e coordinatore di SC) che non ha esitato a ribadire la sintonia con Mario Mauro, ministro ciellino votato al “popolarismo”; dall’altra i due parlamentari eletti in città, entrambi scelti come rappresentanti proprio di mondi non politici.
Ilaria Capua, deputato e vice presidente della Commissione Cultura, è il simbolo della ricerca pubblica e della libera circolazione delle scoperte scientifiche. Gianpiero Dalla Zuanna, senatore, è stato preside della Facoltà di statistica e da sempre è impegnato nei gruppi diocesani.
Scelti da Monti come candidati proprio per il loro profilo. Ora che l’ex premier ha abbandonato Scelta Civica, si ritrovano “orfani”. Di certo, Capua e Dalla Zuanna continuano a sentirsi “montiani Doc” anche senza il presidente del partito. Tuttavia, i due parlamentari padovani negli ultimi giorni vengono monitorati da più parti in chiave Comunali 2014.
In città, alle Politiche di febbraio Scelta Civica aveva ottenuto un significativo risultato alla Camera: 15.764 voti pari al 12,4%. Nell’elettorato più ampio, il confronto dei numeri era spietato: il Pdl era a 21.151 voti con il 16,7%, mentre il Pd si confermava (nonostante l’emorragia) primo partito padovano con 35.249 consensi pari al 27,9%.
Di qui, l’ipotesi di una candidatura a sindaco per Capua (smentita dall’interessata, che piuttosto sente il fascino delle istituzioni regionali) e l’infittirsi del dialogo con Dalla Zuanna da parte degli emissari del centro sinistra.
Il Mattino di Padova – 28 ottobre 2013