I deputati francesi hanno approvato in seconda lettura la norma che obbligherà i ristoranti a specificare sul menù se un piatto è fatto in casa a partire da materie prime, o se contiene prodotti semilavorati di origine industriale. L’espressione da usare sul menù sarà “fait maison” e verrà abinata ad un logo, la cui definizione è rimandata a un decreto attuativo.
Per esempio un puré di patate potrà avere il logo “fait maison” solo se ottenuto da patate vere e non da farina di patate, lo stesso discorso vale per un minestrone, una torta …).
Il ministro francese del Turismo, Commercio e Artigianato, Sylvia Pinel, presentatrice della proposta di legge, ha spiegato che la norma risponde a un’esigenza di trasparenza e d’informazione nei confronti dei consumatori, nonché di valorizzazione dei professionisti della ristorazione impegnati in un lavoro di qualità. La decisione dovrebbe avere ricadute positive sul turismo e valorizzare la gastronomia francese famosa in tutto il mondo. Il provvedimento sarà esaminato in seconda lettura, all’inizio del 2014, dal Senato, che in un primo momento aveva previsto che l’indicazione sul menù fosse facolltativa.
Beniamino Bonardi Il Fatto quotidiano – 2 gennaio 2013