È cominciato il conto alla rovescia per l’addio all’Italia della virologa Ilaria Capua. Il 16 giugno la studiosa · che si è dimessa dal Parlamento dov’era stata eletta con Scelta civica di Monti · partirà per gli Stati Uniti, dove dal 20 sarà a capo del Centro di eccellenza dell’Università della Florida dedicato alla cosiddetta «One Health», che unifica i temi della salute umana, animale e ambientale.
«È quello che ho sempre voluto fare e che avrei voluto realizzare in Italia». A raccontare la storia e i progetti di llaria Capua è anche la rivista «Science», che ricostruisce le vicende scientifiche e giudiziarie che l’hanno vista protagonista, a partire dal «no» detto dalla ricercatrice all’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per chiedere, in piena epidemia di aviaria, il pubblico accesso ai dati sui virus dell’influenza. Dopo lo stop al progetto della Torre della Ricerca, la decisione di prendere un anno sabbatico e l’ingresso in politica, chiamata da Mario Monti. Ed è del 2014 la vicenda che l’ha vista fra i 41 indagati nell’inchiesta della Procura di Roma su illeciti e omissioni dietro le emergenze vaccini per malattia della lingua blu e influenza aviaria. «Non ho preoccupazioni per la sostanza di questa vicenda giudiziaria. Me ne vado con la consapevolezza che purtroppo in questo Paese si lasciano troppe cose al caso», replica con la grinta di sempre: si considera «uno scienziato arricchito dall’esperienza della politica: è come se avessi imparato un’altra lingua, una lingua difficile come il cinese».
Il Mattino di Padova – 9 giugno 2016