Tragedia sfiorata domenica sera a Correzzola. Un cane meticcio di media taglia ha azzannato alla testa una bambina di soli tre anni, che si trovava in visita con la mamma nella casa di campagna dei nonni. E’ stato proprio il nonno, per salvarla, a sparare al cane, uccidendolo.
La piccola è stata portata in ospedale a Piove di Sacco, in chirurgia plastica: i medici le hanno suturato la ferita con una ventina di punti, la piccola è rimasta sotto controllo medico per 24 ore e ieri sera è tornata a casa.
Il nonno L.G. di 64 anni ha di fatto salvato la vita alla piccola: «Sono stato costretto a sparare al cane, temevo uccidesse la piccola e anche mia figlia, che si era avvicinata a soccorrere la bambina», ha detto ai carabinieri di Piove. I fatti sono avvenuti in via San Bernardo a Correzzola, nella Bassa padovana. La piccola si trovava con la mamma a casa dei nonni paterni e stava giocando in giardino. Il cane con la piccola giocava spesso e non aveva mai dato segni di aggressività. Ma l’altra sera è successo qualcosa e l’animale è letteralmente impazzito. Con un balzo è saltato addosso alla piccola azzannandola alla testa. La bambina si è messa subito ad urlare e in un secondo anche la mamma e i nonni, che si trovavano in taverna, sono usciti. Mentre la mamma della piccola si è avventata sul cane per allontanarlo da sua figlia, il nonno è andato a prendere il suo fucile Beretta Calibro 12, regolarmente detenuto, e ha sparato un colpo al cane, che è morto sul colpo.
Sono stati chiamati i soccorsi del 118, l’ambulanza ha portato subito la bambina in ospedale. Inizialmente si temeva che le ferite fossero più profonde ma alla visita del chirurgo si è deciso di mettere alcuni punti alla bambina. Al fine di tenere sotto controllo la piccola si è deciso di ricoverarla una notte. Nel frattempo i carabinieri del capitano Zampolli hanno fatto un sopralluogo a casa dei nonni che non sanno spiegarsi per quale motivo la bestiola di famiglia sia diventata aggressiva con la piccola.
La bimba, che abita con la mamma a Bovolenta, giocava spesso con lui, era, in sostanza, un volto conosciuto. Affranti i nonni sono stati via via rincuorati dalla figlia per tutta la notte: la mamma della bambina infatti ha tenuto costantemente aggiornati i genitori sullo stato di salute della nipotina, che finalmente ieri tutti hanno potuto riabbracciare.
Roberta Polese – Il Corriere del Veneto – 7 ottobre 2014