«Nessun medico senza copertura». L’Usl 1 getta acqua sul fuoco e tenta di sbollentare gli animi dopo le preoccupazioni sollevate da alcuni camici bianchi durante rincontro sindacale della Confederazione italiana medici ospedalieri di mercoledì. L’azienda sanitaria bellunese, insieme all’Usl 9 di Treviso e all’Usl 22 di Bussolengo, infatti, non ha un contratto di assicurazione per i danni da errore medico.
«Ma non è una scelta dell’azienda – precisa il direttore amministrativo Francesco Favretti -. Se l’Usl 1 non ha più stipulato la polizza è perché la gara che abbiamo fatto, a dicembre 2013, è andata deserta. Fuori dalla gara si è proposta una compagnia straniera per 5 milioni e 200 mila euro, ma solo per i sinistri sopra i 500 mila euro che rappresentano il 2% del totale. L’offerta è stata ritenuta non congrua rispetto ai 2 milioni e 960 mila euro che pagavamo prima per avere tutto coperto, qualsiasi tipo di sinistro, senza franchigia». Favretti rassicura poi i dipendenti: «La copertura c’è, solo che a liquidare non è un’assicurazione ma l’Usl con le sue strutture. La loro piccola assicurazione da 500-600 euro l’anno i medici se la devono fare come prima e, se qualcuno contesta loro una colpa grave, sono coperti. Di casi in cui il paziente si rivolge direttamente al medico per il risarcimento non ne abbiamo mai avuti, poi teoricamente è possibile. Colpa grave è qualcosa di veramente imputabile alla negligenza o all’incompetenza del professionista come entrare in sala operatoria senza guanti. Sono casi difficili e sporadici». «La parte medica – conclude Favretti – vorrebbe tornare al modello precedente. Il problema è che non trovi chi ti assicura. Il mercato delle assicurazioni si è allontanato dalla sanità perché è un’area ad alto rischio di contenzio si». «La copertura c’è, ma liquideremo noi»
Il Gazzettino di Belluno – 21 novembre 2014