Il Sole 24 Ore Stop alle mascherine in aereo mentre restano obbligatorie sugli altri mezzi di trasporto fino al 30 settembre. L’obbligo di indossarle decade al cinema, a teatro e negli eventi sportivi al chiuso, dove saranno però raccomandate. Solo una raccomandazione anche per gli esami di maturità. Obbligo di indossarle prorogato invece per le strutture sanitarie e le Rsa. Lo prevede il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri che andrà in Gazzetta nei prossimi giorni. Nel frattempo il ministro della Salute Roberto Speranza (che ieri è risultato positivo al Covid e ha partecipato al Cdm da remoto) ha firmato un’ordinanza ponte per consentirne l’immediata vigenza delle disposizioni. Un ulteriore, parziale allentamento, dunque, ma con cautela: il virus SasrCoV2 ha rallentato la sua frenata con una riduzione dei ricoveri negli ospedali meno incisiva, ma sta diventando “endemico” con la prospettiva di ondate frequenti.
Da ieri decade anche l’obbligo di vaccinazione per gli over50. Attualmente, sono 2,4 mln i nominativi degli italiani con più di 50 anni che rischiano di essere sanzionati per non aver rispettato l’obbligo del vaccino. Tra le reazioni negative nel mondo dei trasporti, quella di Flavio Cattaneo, vice presidente esecutivo di Italo e fondatore di Itabus, critico sull’obbligo di mascherine sui trasporti: «Siamo l’unico Paese al mondo che ancora impone le mascherine, in alcuni settori specifici oltretutto e non in altri, creando confusione tra i cittadini e senza alcun risultato tangibile rispetto al resto del mondo».
COVID, I TIMORI DI UN’ONDATA ESTIVA
Mascherina via in aereo, resta su treni e bus Ma i casi risalgono: è la nuova variante
Repubblica. La mascherina resterà obbligatoria nelle strutture sanitarie e sui trasporti locali e nazionali, ma non sugli aerei. Per il resto, dai cinema agli esami di maturità fino alla messa, sarà solo raccomandata.
Ieri scadeva il decreto sull’obbligo di indossare i dispositivi medici negli ambienti chiusi e il governo ha deciso di prevedere poche, ma importanti, eccezioni. Fino al 30 settembre, infatti, su autobus, tram, treni, pullman, bus e così via si dovrà tenere la mascherina. Sugli aerei no, è stato chiarito dall’esecutivo nel tardo pomeriggio dopo ore di confronto, con la Lega che avrebbe voluto togliere ovunque le protezioni. Mantenere la mascherina sui voli avrebbe portato a un problema di disomogeneità con le norme di altri Stati, che le hanno tolte. Inoltre l’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie. Gli aerei sono i trasporti con il miglior sistema di ricambio d’aria.
Ma la decisione di mantenere la misura probabilmente tiene anche conto della recente risalita dei casi, in costante aumento, di circa il 25%, ormai da una decina di giorni. A trainarla è la sottovariante Omicron 5, che già in altri Paesi ha fatto alzare i numeri in modo importante. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ieri ha spiegato che la prossima “flash survey”, cioè l’analisi dei dati raccolti dai laboratori regionali, rivelerà «che la variante Ba.5 è dominante in Italia». In poco tempo la sua circolazione è crescita tantissimo, visto che all’ultima rilevazione era la causa di meno dell’1% dei casi.
Anche nelle strutture sanitarie, dagli ospedali alle Rsa, si dovrà indossare la mascherina almeno fino alla fine dell’estate. Per il resto, l’obbligo di usare le protezioni scompare da cinema, teatri ed eventi sportivi al chiuso, ad esempio nei palasport. Sull’esame di maturità e di terza media la decisione era stata annunciata un paio di giorni fa ma comunque da oggi per gli studenti la protezione sarà solo raccomandata. E ieri la Cei ha mandato una lettera a vescovi e sacerdoti per sottolineare che a messa la mascherina è raccomandata. Nel giro di qualche giorno, infine, si saprà se cambiano le regole anche per il lavoro privato, dove per ora in base ai protocolli delle parti sociali la mascherina deve essere messa se c’è il rischio di contatti troppo ravvicinati tra colleghi.
Da oggi decade anche l’obbligo di vaccinazione per gli over 50, per i lavoratori della scuola, delle forze dell’ordine e militari. Circa 3,3 milioni di persone, il 12% non lo hanno rispettato rischiano la sanzione da 100 euro. Le notifiche delle multe sono ancora indietro e proseguiranno ancora almeno fino alla fine di luglio. Per i lavoratori della sanità invece l’obbligo resta almeno fino al 31 dicembre. Medici e infermieri non in regola con le tre somministrazioni perdono il lavoro e vengono sospesi dal loro Ordine.
E a proposito di allentamenti, ieri il capo della Prevenzione del ministero alla Salute, Gianni Rezza, ha detto che «in una prospettiva futura l’obbligo di isolamento dei positivi dovrà diventare pure quello una raccomandazione. Se normalizzazione significa che tratteremo questa infezione come altre, bisognerà basarsi sulla responsabilità individuale».