Il Governo ce l’ha fatta anche questa volta, collezionando martedì l’ennesimo voto di fiducia in pochi mesi sul decreto legge 66/2014, quello del bonus Irpef (342 sì e 201 no) sugli emendamenti e ieri il sì definitivo della Camera sul provvedimento nel suo complesso con 322 voti sì, 149 no e 8 astenuti. Al momento del voto finale hanno aderito alla legge di conversione anche i deputati di Sel.
Passa, quindi, con amplio consenso, il bonus da 80 euro mensili in busta paga. E in più la promessa di allargare, con la prossima legge di stabilità, la platea dei beneficiari a nuclei mono-reddito con più figli, pensionati e incapienti. Di fatto questo testo è quello uscito dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato e a Montecitorio questa volta è toccato il ruolo del notaio.
Tra i principali contenuti la proroga al 16 ottobre il pagamento della Tasi per i Comuni in ritardo con le delibere.
Rilevante anche la riapertura della rateizzazione delle cartelle Equitalia per i contribuenti che non erano riusciti a star dietro al sistema della rateazione in 72 tranche. Poi c’è l’aumento nel 2014 dell’imposizione sui fondi pensione, che sale dall’11% all’11,50% con lo scopo di sterilizzare gli effetti sulle casse di previdenza dell’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie. Anche per le imprese ci sono vantaggi: il risparmio del 10% dell’Irap e la rateizzazione in tre tranche (16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre) del versamento dell’imposta sulla rivalutazione dei beni d’impresa (prima previsto in un’unica soluzione). Poi ci sono due mesi dalla conversione in legge del Dl 66 per usufruire della certificazione per ottenere il pagamento dei debiti della Pa. Salve, infine, le sedi regionali Rai dai tagli all’azienda, da cui dovranno comunque arrivare 150 milioni. Le nostre sedi diplomatiche dovranno poi svolgere attività di promozione nel mondo del made in Italy.
Il Sole 24 Ore – 19 giugno 2014