Se non si fanno correttivi al sistema economico in senso di riforma fiscale e di intervento sul cuneo fiscale «è inevitabile che prima o poi si arrivi ai forconi». La convinzione è di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, nel corso della registrazione della puntata di «X-News» di Antenna Tre Nordest in onda ieri sera. Zaia ha parlato poi dell’assetto della Regione.
«Se avessi poteri di commissario domani venderei tutto ciò che non è funzionale all’oggetto sociale. Mi terrei gli ospedali e gli uffici – ha proseguito il governatore veneto – e cederei tutto il resto, dai campi da golf, alle valli da pesca a case nei centri storici». Il governatore si è espresso anche sulle banche: «Io ho sempre tifato perchè Veneto Banca e la Popolare di Vicenza si mettano assieme». Una simile operazione, ha proseguito, sarebbe «la sublimazione dell’orgoglio veneto, soprattutto in un momento in cui Bankitalia sollecita percorsi di quotazione. Purtroppo – ha aggiunto – negli anni si sono sedimentati investimenti che non agevolano, tipo la sovrapposizione della rete». Infine una considerazione di carattere generale. «Credo abbia ragione Marchionne quando dice che qui non ci sono le condizioni per fare impresa». Il riferimento alla posizione dell’ad di Fiat giunge come conseguenza di una considerazione su Electrolux, la multinazionale che nei giorni scorsi ha presentato un piano di esuberi dettato dal progetto di delocalizzare all’Est. «Electrolux non dice che i lavoratori italiani non vanno più bene – ha aggiunto Zaia – ma pone il tema della differenza del salario, che va da sette euro l’ora per un operaio polacco alle 24 per un italiano».
La Tribuna di Treviso – 12 novembre 2013