In vista della ripresa dell’attività del Consiglio regionale veneto, il presidente Clodovaldo Ruffato ha incontrato la stampa per fare il punto sul lavoro svolto e sui prossimi obiettivi di fine legislatura.
«Siamo chiamati», ha premesso «a completare un lavoro difficile, che il Consiglio ha fin qui svolto, nonostante l’incertezza politica e le discutibili e contraddittorie scelte di politica economica dei vari Governi che si sono succeduti in questi anni, con spirito unitario, costruttivo e concentrato sui bisogni e sulle aspettative dei cittadini veneti». «E i lavori del prossimo anno saranno fondamentali», ha aggiunto Ruffato «anche perché il bilancio 2014 sarà l’ultimo a ricadere completamente sotto questa legislatura». Ricordando le cose fatte, Ruffato ha puntato in particolare sullo Statuto e il nuovo regolamento del Consiglio che, «dopo lunghe sofferenze e incertezze, hanno portato uno spirito diverso, di collaborazione, sintonia e armonia», ma anche la riduzione dei costi, passati «dai 59 milioni del 2010 ai 44 del consuntivo 2012». Quanto ai prossimi obiettivi, il presidente del Consiglio veneto ha invece rimarcato che «stiamo andando verso una nuova riorganizzazione di un territorio da cui stiamo esigendo una cultura nuova, che va verso la fusione dei Comuni, non solo quelli più piccoli». «Questo», ha aggiunto «obbliga anche noi a rivedere la nostra funzionalità. Abbiamo, ad esempio, leggi, come la riorganizzazione di Veneto Agricoltura, la soppressione di enti strumentali o i progetti relativi all’autonomia, che non vogliamo restino più troppo tempo ferme». I prossimi atti saranno, tra l’altro, l’esame del Ptrc, l’approvazione delle schede sanitarie, la nuova legge organica sulla cultura, il completamento della riorganizzazione del Consiglio, ma anche le questioni legate alla crisi economica.
Il Mattino di Padova – 6 settembre 2013