I pensionati del Lazio percepiscono il reddito pensionistico mediamente più elevato (18.885 euro), superiore del 40% a quello dei pensionati della Basilicata (13.486 euro), il più basso tra le regioni italiane.
È quanto rileva l’Istat nel rapporto «Trattamenti pensionistici e beneficiari: un’analisi territoriale», secondo il quale nel 2011 la spesa per prestazioni pensionistiche è stata di 265.976 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto all’anno precedente. A livello regionale l’incidenza sul pil ha raggiunto il valore massimo in Liguria (21,25%) e il minimo (11,47%) nella provincia autonoma di Bolzano. La spesa pensionistica pro capite ha raggiunto il valore massimo, pari a 6.006 euro, in Liguria, mentre il valore minimo, pari a 3.211 euro, si registra in Campania (anche a causa della diversa struttura per età della popolazione). La quota di spesa più elevata (30,1%) è stata erogata nel Nordovest, mentre valori prossimi al 20% si sono registrati nel Sud (18,6%), nel Centro (21,4%) e nel Nordest (20,3%). Il 9,1% è stato corrisposto ai pensionati delle Isole e il rimanente 0,6% a quelli residenti all’estero. A livello mensile, oltre la metà dei pensionati delle Isole (52,7%) percepisce un reddito pensionistico inferiore ai 1.000 euro; mentre il 20,4% dei pensionati del Nord-ovest beneficiano di pensioni con importi superiori ai 2.000 euro. Tale evidenza è associata anche alla diversa incidenza delle tipologie pensionistiche sul territorio. Nel Nordovest, infatti, le pensioni di vecchiaia assorbono il 59,8% della spesa totale, mentre quelle assistenziali solo il 12,9%. Una situazione inversa si rileva nelle Isole, dove l’incidenza sulla spesa è del 27,4% per le pensioni assistenziali e del 39,6% per quelle di vecchiaia. In Calabria si rileva il valore più elevato del rapporto tra pensionati e occupati: 88,1 pensionati ogni 100 occupati. Il valore più basso si osserva in Trentino Alto Adige, con 57,1 pensionati ogni 100 occupati. Nelle regioni del Nordovest l’incidenza delle pensioni destinate a ex lavoratori del comparto pubblico è del 9,5%; valori più elevati si osservano nelle altre ripartizioni con il massimo (14,7%) nelle Isole.
13 novembre 2013