I rappresentanti del settore avicolo europeo si dicono sempre più preoccupati per l’imminente firma del Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), l’accordo di libero scambio (FTA) in discussione tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, e chiedono un trattamento speciale per il loro settore.
L’accordo di libero scambio garantirebbe ai prodotti delle aziende statunitensi l’accesso senza restrizioni, anche tariffarie, al mercato comunitario e viceversa. Per le industrie suinicole e avicole europee, però, questo potrebbe portare a disequilibri di mercato dato che i regolamenti comunitari, in particolare quelli relativi al benessere degli animali, sono diversi, e spesso più rigorosi, di quelli negli Stati Uniti, portando così a costi di produzione generalmente più elevati.
La Commissione europea ha quindi lanciato un appello per proteggere alcuni prodotti e settori sensibili, che si troverebbero ad affrontare un momento difficile nel momento in cui tutte le barriere tariffarie fossero eliminate.
Cecilia Malmström, Commissario europeo per il Commercio, ha dichiarato che alcuni prodotti agricoli particolarmente sensibili potrebbero anche essere esclusi dall’accordo commerciale, ma non ha detto a quali prodotti si riferisse. I rappresentanti delle industrie delle uova, del pollame e dei suini hanno subito chiesto che i loro prodotti vengano inclusi in questa lista.
Frans van Dongen, portavoce del settore zootecnico olandese a Bruxelles, ha detto che “l’unica cosa che l’Unione europea può fare, è verificare il fatto che se gli Stati Uniti non soddisfano le nostre esigenze di benessere degli animali, e quindi non è possibile soddisfare le loro richieste di accesso al nostro mercato”.
Prima dell’inizio del dodicesimo ciclo di negoziati, che si svolge questa settimana, diversi Stati membri hanno sollecitato la Commissione europea a porre maggiore attenzione al settore agricolo. Hanno inoltre riferito che uno studio del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), ha concluso che l’agricoltura degli Stati Uniti trarrebbe un vantaggio da questo trattato. La Commissione europea ha però precisato che questo studio si basa sul presupposto che tutte le tariffe agricole scompaiano, decisione che non è stata ancora presa.
Fonte World Poultry (da UNaitalia) 25 febbraio 2016