Il Sole 24 Ore La terza dose potrà essere somministrata dopo «almeno 28 giorni» dalla seconda per i 3 milioni di pazienti fragili che da settembre potranno cominciare il nuovo round di vaccinazioni. Per le altre categorie candidate per ora alla terza iniezione – gli over 80 con priorità alle Rsa e poi i sanitari a partire da quelli più esposti al rischio contagio – si procederà dopo «almeno 6 mesi» dall’ultima iniezione. Ieri è arrivata, come anticipato dal Sole 24 ore, il sì alla terza dose da parte dell’Agenzia italiana del farmaco. E già oggi sarà pubblicata la circolare del ministero della Salute per indicare la platea dei fragili per la terza dose.
Per i richiami verranno utilizzati i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna). Nel parere, precisa l’Aifa, non viene invece inclusa la popolazione generale in attesa che l’Ema – l’Agenzia Ue del farmaco – «valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei vaccini». La priorità, puntualizza ad ogni modo Aifa, rimane «il raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati». L’Agenzia sottolinea però il peso dell’ok alla terza dose, rilevando come «l’estensione di tale misura a livello nazionale, assunta anticipatamente rispetto alla posizione dell’Ema, si configura come un importante atto di sanità pubblica teso a tutelare la popolazione più esposta al rischio di sviluppare forme gravi ». È lo stesso responsabile della strategia sui vaccini di Ema, Marco Cavaleri, a sottolineare come gli Stati «possono procedere in ogni caso con piani per somministrare richiami di vaccino, come misura proattiva per proteggere la salute pubblica, prima che una decisione da parte del regolatore Ue possa essere presa».
L’Aifa prende tempo invece sulla terza dose al resto degli italiani: «La durata della protezione dopo il completamento del ciclo vaccinale autorizzato da Ema e il rischio di infezione e sviluppo di malattia grave nella popolazione generale, anche in considerazione della variante attualmente prevalente, appaiono – spiega il parere – meno definiti. Per tale ragione, la Cts (la commissione tecnico scientifica, ndr) ritiene che al momento non ci siano sufficienti evidenze per raccomandare in via prioritaria la somministrazione di una terza dose di vaccino nella popolazione generale».