Un referendum in rete ha animato il confronto politico sul tema dell’indipendenza del Veneto. Ad accendere i riflettori sull’iniziativa lanciata domenica, anche via telefono e qualche gazebo, da “Plebiscito.eu” ha pensato anche una televisione russa che ha fatto un accostamento con il referendum per l’indipendenza della Crimea.
Lo scrive il Gazzettino di Venezia, a proposito dell’iniziativa che oggi sarà presentata a Roma dal presidente della regione Veneto, Luca Zaia, che illustrerà alla stampa estera cosa sta avvenendo in Veneto. L’evento, del resto, ha suscitato grande attenzione in Rete e oltreconfine, se è vero che il Daily Mail titola “La ricca Venezia indice un referendum per staccarsi da Roma” , così come The Telegraph sottolinea che “Venezia si prepara a un referendum per secedere dall’Italia”, il Daily Express pubblica analisi su “Come un voto a Venezia può cambiare il volto dell’Italia” e la Bbc rileva che “Venezia vota in un referendum per separarsi da Roma”. Insomma, si potrebbe andare verso la Serenissima repubblica, a riprova del fatto che mai come oggi l’Italia è un paese con un grande avvenire dietro le spalle. Anche se la modernità degli strumenti adottati, un referendum on line con tanto di certificazione dei risultati, lascia almeno sperare che il passato sia altrettanto dietro le spalle. Certo è che secondo i promotori, alla terza giornata di votazioni, conclusa alle 22 di ieri, hanno votato oltre un milione di cittadini veneti. Per la precisione, l’affluenza al voto è stata del 28,45% sul totale degli aventi diritto, pari a 1.062.163 votanti. E questa mattina alle 9 via web dal sito www.plebiscito.eu e dal telefono al numero 0423 40 20 16 le operazioni sono cominciate di nuovo, con grande soddisfazione del l presidente del Comitato referendario, Gianluca Busatto: “Puntiamo a raggiungere e superare i due milioni di voti per raggiungere l’indipendenza del Veneto in tempi immediati”, ha assicurato. “In tutto il Veneto si sta concretizzando un’autentica rivoluzione digitale che ha già cambiato in modo plastico lo scenario politico. Il Veneto intero sta con noi, che abbiamo saputo interpretare lo spirito autentico di cambiamento e di ripristino della sovranità veneta. La fiducia che stiamo riscuotendo di ora in ora sempre più vasta ci impone ora scelte di responsabilità. Il mondo guarda a noi con speranza e apertura: stiamo dimostrando di esserne degni, con una voce di Popolo che sa andare oltre le differenze di parte e di idee, per unirsi intorno all’obiettivo comune dell’indipendenza del Veneto”. «È la conferma che noi veneti guardiamo al tema con modernità», ha detto il governatore Luca Zaia. “Il sentimento indipendentista è «ormai ubiquitario in Veneto. Ben vengano iniziative come questa che riprendono lo spirito di altre organizzate in passato, sempre nate e gestite dal basso». Per Flavio Tosi, sindaco di Verona, il referendum «sarebbe un segnale forte» allo Stato centrale e al suo immobilismo. Niente secessione, ma «rappresenterebbe un segnale molto forte». Il voto si concluderà venerdì alle 18 e dalle 19 ci sarà la proclamazione con l’elezione e l’insediamento dei 10 delegati per l’indipendenza. Il quorum da raggiungere è di circa 1 milione e 800 mila aventi diritto. “Se il consenso sarà sostanzioso lanceremo l’esenzione fiscale totale per i veneti fino alla dichiarazione di Sovranità Veneta, cominceremo in modo fattivo l’esercizio dell’indipendenza della futura Repubblica Veneta. Puntiamo a raggiungere i due milioni di voti per raggiungere l’indipendenza del Veneto in tempi immediati”, ha concluso Busatto . Domenica, a Venezia è prevista una “sfilata” per le vie cittadine e una festa finale alla Fiera.
ItaliaOggi – 20 marzo 2014