Importazione di tessuti umani tramite privati. Violazione principi Ue: Guariniello apre un’inchiesta
Secondo il magistrato l’arrivo in Italia dei tessuti non sarebbe avvenuto con le strutture pubbliche ma tramite privati violanado una legge del 2007. Ispezioni del ministero della Salute
Importazione di tessuti umani donati e utilizzati per prodotti chirurgici e odontoiatrici avvenuta, anziché tramite strutture pubbliche come le Banche dei tessuti, con l’intermediazione di 5 ditte private che avrebbero così conquistato il monopolio delle transazioni dall’estero. E’ l’ipotesi della procura di Torino, che ha aperto un’inchiesta contro ignoti per violazione del decreto legislativo 191 del 2007. Il Ministero della Salute ha fatto ispezioni durante la settimana.
Secondo quanto scoperto dal pm Raffaele Guariniello, l’intervento dei privati nell’importazione dei tessuti donati da cadavere (per esempio quello osseo utilizzato per la pasta d’osso dei dentisti) avrebbe portato a violare i principi stabiliti in materia dall’Unione Europea, che costituiscono il fulcro della legislazione italiana: gratuità, tracciabilità ed autosufficienza nazionale.
La violazione dell’articolo 27 del decreto legislativo 191 del 2007 prevede che “salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque preleva, procura, raccoglie, conserva, lavora, distribuisce cellule e tessuti destinati all’applicazione sull’uomo, nonché prodotti fabbricati derivati da tessuti e cellule umani destinati ad applicazioni sull’uomo (…), o in assenza o in violazione delle prescritte autorizzazioni, è punito con l’arresto da uno a tre anni e con l’ammenda da 5.000 a 15.000 euro”
Secondo il magistrato, l’intervento di privati avrebbe inoltre comportato l’inserimento di spese aggiuntive che nulla avrebbero a che fare con l’importazione (vi sarebbero per esempio spese per l’acquisto di costosi telefoni cellulari). Il controllo sulle Banche dei tessuti spetta, secondo legge, alle Regioni in cui queste hanno sede e al Centro nazionale trapianti.
Ansa – 29 luglio 2013