Se accordo sarà tra Lega e Cinque Stelle le due super-commissioni di Camera e Senato avranno ancora almeno due settimane di lavori parlamentari da “sbrigare” prima di essere sciolte. Dal Def ai tre decreti legge presentati dal Governo uscente su autorità dell’energia, Alitalia e crisi aziendali, cui si aggiungono tre decreti legislativi che attendono ancora il parere e quelli inviati alle Camere venerdì scorso sulle armi e la riforma della privacy: il lavoro per le commissioni speciali, dunque, non manca. Una volta che il governo avrà ottenuto la fiducia e ci sarà formalmente una maggioranza parlamentare passeranno la palla a quelle permanenti. Non prima della fine di maggio però.
Si ripartirà domani a Montecitorio quando, nella sala del Mappamondo, andrà in scena il secondo giro di audizioni sul Documento di economia e finanze. Sarà il turno delle parti sociali e dagli enti territoriali, a partire da Regioni e province. Cui seguiranno i sindacati e nel primo pomeriggio di domani Confapi, cooperative, Confindustria e Rete imprese Italia. In lista si sono poi aggiunti i sindaci con l’Anci, la Confedilizia, l’Ania e la Confprofessionisti.
Comunque sia l’ufficio di presidenza ha già stabilito che da mercoledì 16 maggio si entrerà nel vivo del confronto sul Def. In quella sede i partiti potrebbero finalmente scoprire le carte sulle risoluzioni da presentare. E anche se saranno più di una, il filo conduttore tra tutte sarà quasi certamente la richiesta espressa al Governo di sterilizzare le clausole di salvaguardia e dunque di scongiurare l’aumento dell’Iva per 12,4 miliardi nel 2019 e per oltre 19 miliardi nel 2020.
Le due commissioni speciali continueranno, poi, l’esame sui tre decreti legge presentati dal Governo uscente. Quello che proroga l’autorità per l’energia è ormai in dirittura d’arrivo: dopo aver ottenuto il via libera della super-commissione della Camera è ora in seconda lettura a Palazzo Madama che avvierà l’esame da mercoledì 16 maggio. Il decreto d’urgenza per assicurare il completamento della procedura di cessione dei complessi aziendali di Alitalia sarà oggetto di un’indagine conoscitiva e le relative audizioni si svolgeranno solo da dopodomani e proseguiranno anche giovedì. Il termine per eventuali emendamenti è comunque stato fissato alle ore 20 di domani. Alla Camera da martedì, invece, verrà calendarizzato il nuovo decreto legge sulle crisi aziendali in Sardegna depositato a metà settimana.
Sul tavolo delle due commissioni speciali restano ancora alcuni decreti legislativi su cui devono essere espressi i pareri. Su 19 provvedimenti inizialmente assegnati ne sono rimasti da licenziare tre al Senato e due alla Camera. Il più discusso e controverso, su cui difficilmente si troverà un accordo per un parere, è quello sul programma di ammodernamento e rinnovamento per la Difesa, più noto come il decreto sui droni. Provvedimento al momento fermo in tutti e due i rami del Parlamento così come quello sull’impresa sociale. A palazzo Madama aspetta il via libera anche il decreto attuativo delle regole Ue sui requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari.
A questi si aggiungono gli ultimi decreti inviati venerdì alle due Camere. Tra questi l’atteso decreto delegato sull’attuazione delle nuove regole sulla privacy (si veda pagina 3)che diventerà operativo dal 25 maggio prossimo. I tempi sono stretti perché il provvedimento – che origina da una delega governativa contenuta nella legge di delegazione europea per il 2017 – deve ritornare a Palazzo Chigi per l’approvazione definitiva. Passaggio che deve avvenire entro il 21 maggio, data di scadenza della delega. E comunque, in tempi tali da consentire al decreto di entrare in vigore il 25 maggio, così da permettere a tutti gli operatori di avere un sistema normativo sulla privacy chiaro.
Marco Mobili – Il Sole 24 Ore – 14 maggio 2018