Con una nota del 28 gennaio il direttore generale dell’Area sanità e sociale della Regione Veneto, Domenico Mantoan, ha inviato alle aziende sanitarie lo schema di regolamento per l’individuazione, graduazione ed attribuzione degli incarichi dirigenziali, il cui testo “è stato predisposto dagli uffici regionali previo confronto con le organizzazioni della medica- veterinaria e della dirigenza sanitaria”. Lo schema arriva a completamento dopo la Dgr 1099/2014 con cui la giunta regionale aveva approvato le linee di indirizzo per la graduazione degli incarichi dirigenziali e per il riassorbimento delle strutture semplici eccedenti a seguito dell’approvazione dei nuovi atti aziendali delle aziende del Servizio sanitario regionale. Il regolamento si applicherà al personale dirigente a tempo indeterminato di tutti i ruoli e di entrambe le aree dirigenziali.
Il regolamento, si legge nella sua premessa, “persegue la finalità di garantire oggettività, imparzialità e verifica delle comptenze nella scelta di soggetti affidatari di incarichi dirigenziali nonché nella disciplina degli incarichi medesimi. E’ inoltre orientato a rafforzare la dignità del’attività dirigenziale attraverso la regolazione idonea della verifica periodica del curriculum e dell’operato professionale e gestionale prevista dalla normativa contrattuale”.
E ancora: “Il conferimento degi incarchi dirigenziali avviene, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili nei fondi contrattuali a ciò destinati, sulla base di valutazioni che tengono conto dei programmi strategici da attuare e della valorizzazione delle comptenze presenti nell’azienda”.
Nello schema si specificano i requisiti necessari per accedere agli incarichi e le modalità con cui essi verranno assegnati. Per quanto riguarda la retribuzione essa deriverà da “una valutazione (graduazione e pesatura) di tre elementi: gerarchia d’importanza di ciascuna tipologia d’incarico di posizione rispetto agli altri ipotizzati; grado di complessità di ciascuna di queste; loro specifica importanza strategica all’interno delle aziende”.
Il provvedimento recepisce la proposta dei due percorsi di carriera per il medico dirigente del Ssn: uno prettamente dirigenziale e un altro dedicato all’area professionale. Con la possibilità, sempre avendone i requisiti, di passare da un profilo all’altro.
A cura C.Fo – 1 febbraio 2015