I danni ammontano a centinaia di migliaia di euro. E il numero delle vacche morte nell’incendio di lunedì pomeriggio alle stalle dell’azienda Boldrin di Mirano, intanto, si è alzato a sedici. Scoppiato per cause accidentali non ancora chiare, l’incendio si è scatenato a partire da un macchinario in funzione e si è diffuso velocemente in tutto il capannone.
«E’ partito tutto da un trattore che stavamo usando per compattare il fieno, ma non ci rendiamo ancora conto di come sia potuto succedere perché il macchinario funzionava bene» racconta Pierantonio Boldrin, fratello del titolare Renato. Inutili i primi tentativi di placare le fiamme che, a ventiquattro ore di distanza dall’incidente, non sono ancora state spente del tutto: «Abbiamo usato immediatamente gli estintori ma il fuoco non si spegneva. Allora abbiamo iniziato a liberare gli animali ma per alcuni ci è stato fisicamente impossibile, il fumo era troppo intenso e non si riusciva a respirare», aggiunge Boldrin. I vigili del fuoco sono arrivati a oltre 24 ore di lavoro, le operazioni sono continuate anche per tutta ieri notte grazie a un gruppo fari. Le vacche spaventate per le fiamme e intossicate dal fumo sono scappate in strada, e per recuperarle è stato necessario l’aiuto di molti volontari. «Ringraziamo tutti, non solo i vicini ma anche gli sconosciuti che hanno visto la colonna di fumo in lontananza, perché senza di loro non sappiamo come avremmo fatto in questa tragedia».
Il Corriere del Veneto – 12 agosto 2015