“Fino a quando non sarà completato il nuovo polo di Padova Est e riqualificato il presidio di via Giustiniani, nuovo ospedale cittadino, la Giunta blocchi il passaggio del Sant’Antonio all’Azienda ospedaliera-universitaria”. È quanto chiede il gruppo consiliare del Partito Democratico con un progetto di legge che ha come primo firmatario l’esponente padovano Claudio Sinigaglia. “Si tratta di una modifica al Piano sociosanitario con conseguente adeguamento delle schede. Il Sant’Antonio dovrà esercitare le funzioni di prevenzione, assistenza e cura in attesa che venga realizzato il nuovo ospedale cittadino. Solo dopo potrà essere ceduto in comodato d’uso gratuito, anche perché Azienda ospedaliera e Ulss hanno vocazioni e funzioni diverse – spiega lo stesso Sinigaglia illustrando il Pdl – Nel Pssr 2019-2023 che prevede la nascita del Polo della salute regionale ed extraregionale di Padova Est, inoltre, non viene citato integralmente l’accordo firmato da Zaia e il sindaco Giordani il 21 dicembre 2017, ovvero la realizzazione del nuovo Ospedale cittadino di via Giustiniani”. “La Regione rispetti quindi gli impegni assunti per la riqualificazione dell’attuale presidio che poi dovrà avere funzioni diverse ma complementari rispetto a quello di Padova Est-San Lazzaro – insiste il Consigliere dem – Prima che queste partite siano definitivamente chiuse, si stoppi ogni fuga in avanti che penalizzerebbe i cittadini. Contro la dismissione ‘a scatola chiusa’ del Sant’Antonio si sono già espresse migliaia di persone, sia residenti che medici, oltre alla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 6 Euganea; la Regione non può continuare a far finta di niente”.
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