«Ritengo fondamentale la presenza della delegazione Sivemp nell’Osservatorio sulle intimidazioni, in rappresentanza del maggior numero di operatori di medicina veterinaria pubblica». Questo uno dei passaggi chiave della lettera che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha inviato al segretario nazionale Sivemp, Aldo Grasselli, in cui il titolare del dicastero ribadisce concretamente il proprio impegno nel constrastare il fenomeno delle intimidazioni. Il ministro chiede espressamente, quindi, che il Sindacato dei veterinari pubblici abbia un ruolo di primo piano nelle ricerca di azioni sinergiche e soluzioni che siano finalizzate, scrive Balduzzi, ad adottare «iniziative di prevenzione e misure a tutela dei medici veterinari soggetti di intimidazioni e violenze»
«Il tutto diretto alla loro salvaguardia e per permettere una corretta ed efficiente azione di vigilanza sanitaria sul territorio».
«Ringrazio il ministro per la disponibilità dimostrata e per il riconoscimento che ha voluto dare al Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica – commenta il segretario Grasselli -. Non nascondo peraltro la mia sodisfazione per essere finalmente davanti a un messaggio chiaro, dopo anni di rinvii e mancate decisioni. La nostra disponibilità ad impegnarci e collaborare fattivamente c’è sempre stata. E davanti alla sensibilità del Ministro non possiamo che confermarla. Attendiamo quindi ora la ripresa dei lavori dell’Osservatorio, che dovrà avvenire in tempi brevissimi. Quella delle intimidazioni ai veterinari pubblici è un’emergenza: non abbiamo intenzione di aspettare a lungo».
Come si ricorderà il SIVeMP all’inizio dell’estate aveva deciso il ritiro della propria delegazione dall’Osservatorio ministeriale sulle intimidazioni, istituito sulla carta nel luglio 2010, dopo un anno di lavori preparatori, ma mai veramente decollato. Era stato il SIVeMP peraltro a sollevare il problema “intimidazioni” per primo. Ma nonostante le segnalazioni e le proposte concrete del sindacato, nulla era stato fatto per mettere in campo iniziative di prevenzione e di sostegno per i veterinari pubbici vittime delle violenze. Da qui la decisione di abbandonare il tavolo.
Poi un primo segnale di un’inversione di tendenza con il decreto di nomina del sottosegretario Adolfo Elio Cardinale alla presidenza dell’Osservatorio. Di cui lo stesso Cardinale, nelle scorse settimane, ha annunciato la convocazione per settembre.
Ora la lettera del ministro Balduzzi, un messaggio concreto e operativo, pone anche le basi per le prime azioni: coinvolgimento di tutte le amministrazioni competenti e delle associazioni di categoria dei produttori. Queste ultime, scrive ancora il ministro della Salute, hanno assicurato il proprio interesse a far sì che gli operatori di medicina veterinaria pubblica possano esercitare «in un contesto di sicurezza operativa, tenendo conto che lavorano in un settore in cui spesso l’obiettivo salute è legato allo sviluppo dell’azienda». Balduzzi quindi conferma il proprio impegno personale e quello del Ministero da lui diretto nell’individuare, di concerto con tutte le componenti dell’Osservatorio, gli strumenti più idonei per prevenire gli atti intimidatori.
Cronistoria dell”Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori e sull’attività di medicina veterinaria pubblica