Gli organizzatori hanno sospeso il tradizionale appuntamento con la corsa degli asini fissato per la domenica delle Palme. «Dopo le proteste temevamo il fermo da parte del Comune, così abbiamo deciso lo stop, ma gli animali non venivano maltrattati»
L’ultimo no che si leva contro il “Palio dei mussi” di Isola è la poesia di una suora del paese che scrive al sindaco e fa breccia nei cuori di tutti. E la gara con gli asinelli, tradizione quasi secolare, teoricamente in programma per domenica prossima, quest’anno viene sospesa. Così, dopo Arzignano, tocca anche a Isola cancellare la storica corsa degli asini dal programma di eventi della sagra paesana. Sono stati gli organizzatori stessi del Palio, l’associazione Gruppo amici Mühlhausen, a sospendere l’appuntamento previsto, come da tradizione, nell’ambito della festa delle palme, che inizia venerdì e termina domenica. «Abbiamo giocato d’anticipo – affermano i promotori – l’abbiamo fatto per evitare che anche a Isola il sindaco stoppi la gara qualche giorno prima, come successo in altri paesi. La poesia della suora è stato un simpatico invito che di fatto abbiamo accolto ma gli animali non li abbiamo mai matrattati, questo sia chiaro». Sul Palio dei quadrupedi, animalisti, attivisti e cittadini da sempre esprimono la propria contrarietà. Tante le segnalazioni giunte in Comune che parlano di danni fisici e psicologici che subirebbero gli animali durante la corsa. Tra le ultime anche un j’accuse letterario scritto da una suora del paese. Ecco alcune strofe in rima che ha inviato al primo cittadino Massimo De Franceschi suor Felicita Prosdocimo dell’istituto Piccole suore della sacra famiglia: “Si sa il mulo non è sempre coerente, decide lui quando andare e non far niente; se s’impunta e non è obbediente, non si muove e non fa niente gliele suonano allegramente; poveri muli quanto han fatto per divertire, in compenso botte a non finire”. «Molte volte ho assistito alla corsa – spiega la religiosa, 89 anni – e ho visto come si comportano con quegli animali: non è giusto maltrattarli solo perché non hanno voglia di muoversi. Uno spettacolo di clown al posto della corsa con gli asinelli? Ben venga. Sono proprio contenta».
Gli animalisti puntano il dito contro urla, spintoni e ceffoni che a loro detta subirebbero i quadrupedi, i quali montati dai vari fantini devono sfidarsi nel terminare i canonici quattro giri di un percorso nel parco di Villa Cerchiari.
La tesi che vuole gli animali maltrattati è ampiamente smentita dai promotori dell´iniziativa. «Ciononostante – spiega la vicepresidente del Gam, Maria Cristina Diodà – è proprio a causa delle tante lamentele e proteste che abbiamo deciso di sospendere il Palio. Non vorremmo succedesse come è accaduto ad Arzignano, dove il Comune ha stoppato la corsa a pochi giorni dalla data fissata, quando ormai era tutto pronto e preparato. Ovviamente ci dispiace per gli spettatori, perché il Palio era l´appuntamento della sagra più amato dai bambini: richiamava almeno 300 persone. Con largo anticipo devono essere noleggiati degli asini, preparazione dello spazio, della presenza dell´ambulanza e della clinica veterinaria». E se non è gradito alle suore, un passo indietro è doveroso.
Il Giornale di Vicenza – 20 marzo 2013