I virologi dell’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per i primi due pazienti in Italia, sono riusciti ad isolare il virus responsabile dell’infezione. Ad annunciarlo oggi in conferenza stampa sono stati lo stesso ministro della Salute ed il direttore scientifico dell’INMI Giuseppe Ippolito. Soddisfazione del Ministro: “Un passo importante per tutta la comunità scientifica che consentirà di accelerare la ricerca su questa malattia. L’Italia ha uno dei servizi sanitari migliori al mondo e oggi lo ha nuovamente dimostrato”.
“Ora i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. l’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”, ha spiegato il direttore scientifico Ippolito.
“Grazie all’ottimo lavoro dello Spallanzani da oggi anche l’Italia potrà cominciare a lavorare direttamente per cercare una terapia”, ha commentato Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto Superiore di Sanità nel congratularsi con il gruppo di ricercatori dello Spallanzani.
“L’isolamento virale, effettuato anche in Italia dallo Spallanzani – continua Giovanni Rezza Direttore del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss – permette di sequenziare il virus e confrontarlo con i ceppi già isolati anche in Cina e al di fuori della Cina in Paesi come Francia e Australia per valutare eventuali mutazioni. In generale, l’isolamento del virus può aiutare a mettere a punto i metodi diagnostici, testare l’efficacia di molecole antivirali conosciute e identificare e potenziare eventuali punti deboli del virus al fine di consentire lo sviluppo di strategie terapeutiche e identificare eventuali target vaccinali”.
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