Quasi 5mila posti, 4.999, alla scuola media, 4.255 alle superiori, 3.630 alla primaria, 2.341 all’infanzia. Più 82 educatori e 132 posti per la “statalizzazione” di un liceo linguistico di Enna e di un istituto tecnico di Bologna. In totale 15.439 assunzioni di insegnanti a cui si aggiungono le 13.342 stabilizzazioni di docenti di sostegno (la seconda tranche del piano Carrozza) per complessive 28.781 immissioni in ruolo scattate lo scorso 1?settembre.
Il governo ha ratificato ieri il pacchetto di assunzioni di professori per l’anno scolastico appena iniziato già autorizzato dal ministero dell’Economia i primi di agosto (e che non interessano le 148.100 assunzioni annunciate per settembre 2015 nelle linee guida sulla scuola). Il semaforo verde del Consiglio dei ministri si è acceso anche per le immissioni in ruolo di 4.599 Ata (il personale tecnico-amministrativo) e di 620 presidi (anche qui per quest’anno scolastico e dopo l’ok del Tesoro).
Le immissioni in ruolo ratificate ieri si stanno ultimando in questi giorni; l’assegnazione dei posti sta avvenendo per il 50% utilizzando le graduatorie dei precari storici e per il restante 50% i vincitori degli ultimi concorsi (in particolare quello bandito da Francesco Profumo – verranno ora assunti altri 4mila vincitori). Per il 2015-2016, l’esecutivo ha promesso un ambiziosissimo piano di immissioni in ruolo di oltre 148mila docenti (costo stimato tre miliardi, quattro miliardi a regime). Oggi nelle graduatorie a esaurimento sono censiti circa 155mila professori, e con le assunzioni ratificate ieri (circa 7.700 su posti comuni e altre 7.600 sul sostegno) la lista dei docenti in attesa del ruolo scende a 140.600. Aquesti il governo pensa di aggiungere i rimanenti circa 1.200 vincitori del concorsone Profumo e i 6.300 idonei, ma non vincitori, della medesima selezione.
La maxi-infornata di docenti dovrebbe scattare il 1? settembre 2015, e così coprire tutti i posti assegnati a supplenti, il turn-over. Ma di questi oltre 80mila posti non corrispondono ad altrettante cattedre (l’organico funzionale). Vale la pena ricordare che quest’anno il Tesoro ha autorizzato solo la copertura del turn-over e i posti di sostegno già contenuti dal decreto Carrozza, che prevedeva anche la copertura di altri 14mila posti liberi e disponibili. Ma il Tesoro, per quest’anno, ha detto di no ritenendola onerosa. Con quale conseguenza? Che su questi posti si continueranno a nominare nuovi supplenti. L’anno prossimo si vedrà.
Il Sole 24 Ore – 11 settembre 2014