Indagine delle associazioni dei consumatori su 1250 famiglie italiane. Male anche casa, trasporti o vestiti. Dilaga la sfiducia e la preoccupazione verso stato e futuro
L’Italia è nel baratro: i consumi calano in maniera quasi uniforme, con le famiglie che vedono sparire sicurezza economica, speranza per il futuro e capacità dello Stato.
Questo i risultati principali di una ricerca, opera delle associazioni dei consumatori italiane: Associazione Consumatori Utenti, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori e Comitas.
I sondaggisti hanno creato un campione di 1250 famiglie italiane rappresentative.
In base ai raccolti, rispetto al 2009 le famiglie hanno tagliato la spesa di beni una volta fondamentali: vino, dolci e carne. Al contrario, sono aumentati quelli di frutta e verdura, farinacei e e pollo. Detto questo, la riduzione è la tendenza principale, evidente anche in altri indicatori base come abbigliamento (-27%), forniture della casa (-54%), mezzi di trasporto (-18%), salute (-11%), detersivi ed igiene personale (-16%). Oltre alla quantità, cala anche la qualità, con il cittadino più portato verso i discount e meno verso le vecchie forme di distribuzione.
E, spiegano i ricercatori, tali problemi particolari si legano ad una condizione generale più negativa.
Rispetto a 3 anni fa, il 20% delle famiglie sono più indebitate, mentre il 30% descrive condizioni economiche peggiorate. Causa di tali problemi, la coppia aumento delle spese indispensabili-imposte, come IMU ed IVA. Tale forme di prelievo intaccando anche la fiducia verso lo Stato, considerato incapace d’invertire la situazione e far fronte alla crisi.
Newfood – 24 settembre 2012