Si è già insediato all’Istituto zooprofilattico di Teramo il nuovo direttore generale di fresca nomina, Fernando Arnolfo (nella foto), 64 anni, direttore generale dell’istituto di Torino fino allo scorso 31 maggio quando è andato in pensione. Arnolfo, dal suo ufficio al secondo piano della palazzina B dell’Istituto, ha preso di fatto in mano le redini dell’Izs teramano. La nomina del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico si era ormai trasformata in una specie di intrigo politico. Dopo quella della torinese Maria Caramelli ai primi di aprile, che non ha mai assunto l’incarico, interessata dapprima alla corsa al consiglio di indirizzo Sanpaolo e adesso al vertice dello stesso Izs del Piemonte di cui è direttore sanitario, in queste ultime ore è arrivato l’incarico a un altro torinese, ex ‘capo’ della Caramelli: è Fernando Arnolfo. Intanto il governatore Chiodi ha nominato i due componenti del Cda.
Arriva alla fine anche il commissariamento dell’Istituto zooprofilattico Caporale: il Governatore Gianni Chiodi ha scelto: per il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Izs “G. Caporale” ha nominato Santino Prosperi e Nicola D’Alterio, preside della facoltà di Veterinaria di Bologna il primo e dirigente della sicurezza alimentare della Asl di Lanciano, il secondo. Prosperi, 65 anni, teramano di Cellino Attanasio, gode di notevole stima nel mondo veterinario e della ricerca e lascerà a breve l’incarico di preside a Bologna; D’Alterio, 42 anni, è presentato come esperto di materia veterinaria. Originario di Torino di Sangro, laureato a Bologna, è dirigente della sicurezza alimentare all’Asl di Lanciano-Vasto. E’ anche impegnato politicamente nelle fila del Pdl: eletto nel 2008 consigliere comunale nella sua città, qualche mese fa è entrato nel consiglio provinciale di Chieti in sostituzione di un altro esponente del Pdl nominato assessore. La politica dunque, sembra essere restata in un ruolo secondario dalle nomine abruzzesi per il consiglio dell’Izs, il primo della nuova era, quella post-Caporale ma soprattutto dopo la legge di riordino. Legge nuova che però è già vecchia: il decreto legislativo che entra in vigore nei prossimi giorni imporrà alle Regioni di legiferare di nuovo per ‘riordinare’ la galassia degli Istituti zooprofilattici nazionali. Arrivare alle nomine per Chiodi non è stato semplice, obbligato a farlo dalla nomina a ‘commissario ad acta’; è stato un week end di incontri e confronti politici in seno alla Pdl, in cui ha prevalso alla fine l’indirizzo di una scelta super partes, che superasse le indicazioni delle ‘correnti’ politiche del centrodestra, a cominciare da quella di Attilio Altitonante e di Lucio Verticelli, ex commissario straordinario, sotto il cui governo comunque l’Izs aveva sempre mantenuto un considerevole attivo di bilancio, raro da rinvenire nel mondo della sanità.
La nomina di Prosperi e D’Alterio pone in carica effettiva Fernando Arnolfo, 64 anni, già direttore generale dell’istituto di Torino fino allo scorso 31 maggio quando è andato in pensione, nuovo direttore generale incaricato dal ministero della salute per i prossimi cinque anni, alla guida dell’Izs Caporale. Arnolfo ha un contratto di cinque anni.
Le nomine, di fatto, hanno posto fine al commissariamento dell’Izs che perdurava da oltre venti anni.
Le prime reazioni
Il Partito Democratico: «Chiodi ha penalizzato Teramo». «Esprimiamo soddisfazione per la fine del commissariamento che perdurava da 20 anni e rivendichiamo la ricomposizione del cda dell’IZS come una nostra battaglia giunta a conclusione – hanno commentato i consiglieri regionali del Pd, Peppino Di Luca e Claudio Ruffini. Secondo loro, il nome di Prosperi rappresenta una garanzia dal punto di vista professionale e delle competenze. «Con il professor Prosperi – scrivono Di Luca e Ruffini – Chiodi ha fatto sicuramente una nomina di alto livello, mentre sull’altra ci è sembrato che sia stato compiuto un passo indietro sulla meritocrazia. Come al solito il Governatore predica bene e razzola male. Teramo invece di essere esaltata viene ancora una volta penalizzata dal Presidente della Regione Abruzzo. Tra i 25 curriculum pervenuti in Regione c’era personale teramano altamente qualificato e proveniente da diverse esperienze professionali. Perchè Chiodi non ha scelto nessuno di questi – si chiedono al Pd -? Il Presidente è forse rimasto vittima delle pressioni politiche del suo partito?». Per Ruffini e Di Luca, con queste nomine Chiodi ha espropriato il Consiglio regionale del proprio ruolo non rispettando la legge regionale che era stata approvata. «Il nostro lavoro andrà avanti – concludono gli esponenti del Pd – e dopo le nomine continueremo a vigilare sull’operato del nuovo Cda dell’Istituto zooprofilattico nel solo interesse di salvaguardare quel grande patrimonio di professionalità e conoscenze che rappresenta per Teramo e per l’Abruzzo questo Istituto».
Emmelle – 6 agosto 2012