Prima la predisposizione di una legge di riordino senza l’accordo con gli altri enti cogerenti, ora l’avviso per la formazione dell’elenco di idonei alla nomina di Direttore generale dell’IzsVe pubblicato in Gazzetta ufficiale. Sembra proprio che la Regione Veneto, nella riorganizzazione dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie, sia sempre più intenzionata ad andare avanti da sola, senza la necessaria condivisione con la Regione Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano e non ottemperando quanto stabilito dal decreto legislativo n. 106 del 28 luglio 2012 che detta le norme per la riorganizzazione degli enti vigilati dal ministero della Salute. La pubblicazione dell’avviso per la nomina del Direttore generale è di pochi giorni fa, Gazzetta ufficiale numero 89 del 12 novembre. Da quella data gli aspirati Dg hanno tempo trenta giorni per presentare le domande.
Vale la pena di ricordare qui che lo Zooprofilattico di Legnaro è un istituto interregionale e la legge che provvede al suo riordino, recependo e applicando i principi fissati dalla nuova normativa nazionale, deve essere definita di concerto tra tutti gli enti cogerenti. Cosa che non è ancora avvenuta. Appare quindi quantomeno curioso che prima ancora dell’approvazione di tale legge venga messo a bando il posto di Direttore generale. Tanto più che in proposito la legge 106 è chiarissima: l’articolo 15, nel dettare le disposizioni transitorie, stabilisce che “gli organi degli Istituti in carica alla data di entrata in vigore del presente decreto sono prorogati sino all’insediamento dei nuovi organi”. Quindi in attesa della legge di riordino anche il direttore generale è prorogato.
Ma la Regione Veneto sembra avere una gran fretta. Tanta che l’avviso del 12 novembre scorso rimanda a un successivo provvedimento l’approvazione dei criteri e la designazione dei componenti della commissione regionale che valuterà i titoli. In parole povere i criteri per la formazione dell’elenco verranno definiti in un secondo momento, quando già le domande saranno state inviate.
Un comportamento quantomeno insolito. Resta da vedere ora come “risponderanno” gli enti cogerenti.
a cura del Sivemp Veneto – 17 novembre 2013 – riproduzione riservata