Per conciliare la vita e il lavoro sono in arrivo incentivi al telelavoro, orari piu’ flessibili ed estensione dell’indennità di maternità a tutte le lavoratrici. Piu’ flessibilità nella fruizione dei congedi e maggiore tutela per le lavoratrici madri. Sono queste le novità contenute nella delega del Jobs Act che sarà approvata la settimana prossima, in via definitiva, dal Senato. Un primo nucleo di norme è volto proprio a tutelare le lavoratrici madri con la previsione che l’indennità di maternità sarà estesa, anche gradualmente, a tutte le categorie di lavoratrici.
Oggi, com’è noto, le prestazioni per maternità sono ad appannaggio per lo piu’ alle lavoratrici dipendenti con contratti standard mentre non godono di alcuna assistenza le parasubordinate e le autonome. Gradualmente, dunque, questa dicotomia dovrà essere cancellata; l’idea è quella di omogeneizzare le tutele per le lavoratrici madri. Le parasubordinate, inoltre, avranno diritto all’assistenza anche «in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro».
Non solo. Sempre a tutela delle lavoratrici per contrastare la pratica delle cosiddette dimissioni in bianco il ddl prevede «modalità semplificate per garantire data certa nonché l’autenticità della volontà» di dimettersi. La delega, poi, affida al Governo l’introduzione del tax credit, quale incentivo al lavoro femminile, per le donne lavoratrici, anche autonome, con figli minori o disabili non autosufficienti e che si trovino al di sotto di una determinata soglia di reddito individuale complessivo, e armonizzazione del regime delle detrazioni per il coniuge a carico.
Infine si prevede l’introduzione di congedi dedicati alle donne inserite nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere debitamente certificati dai servizi sociali del comune di residenza.
Altre novità riguardano in generale tutti i lavoratori e sono volte a meglio conciliare le esigenze di vita e lavoro in situazioni di presenza di soggetti con disabilità in famiglia. In tal senso la delega contempla tre azioni di intervento:
Flessibilità dell’orario di Lavoro – Si prevede l’incentivazione di accordi collettivi volti a favorire la flessibilità dell’orario lavorativo e dell’impiego di premi di produttività, al fine di favorire la conciliazione tra l’esercizio delle responsabilità genitoriali e dell’assistenza alle persone non autosufficienti e l’attività lavorativa, anche attraverso il ricorso al telelavoro.
Scambio delle ferie – Viene inoltre, riconosciuta, compatibilmente con il diritto ai riposi settimanali ed alle ferie annuali retribuite, della possibilità di cessione fra lavoratori dipendenti dello stesso datore di lavoro di tutti o parte dei giorni di riposo aggiuntivi spettanti in base al contratto collettivo nazionale in favore del lavoratore genitore di figlio minore che necessita di presenza fisica e cure costanti per le particolari condizioni di salute.
Congedi Parentali – Si avvia una ricognizione delle disposizioni in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, ai fini di poterne valutare la revisione per garantire una maggiore flessibilità dei relativi congedi obbligatori e parentali, favorendo le opportunità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche tenuto conto della funzionalità organizzativa all’interno delle imprese.
La maggiore flessibilità nella fruizione dei congedi sarà inoltre riconosciuta all’interno dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, con riferimento al riconoscimento della possibilità di fruizione dei congedi parentali in modo frazionato e alle misure organizzative finalizzate al rafforzamento degli strumenti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
PensioniOggi – 30 novembre 2014