Il ministro Maria Elena Boschi, ospite venerdì alla Festa dell’Unità di Zagarolo (Roma), viene invitata ad assaggiare le pietanze, dalla pasta e ceci a quella con salsiccia e funghi, ma soprattutto il «tordo matto», piatto locale a base di carne equina. Il ministro si rammarica — «A Roma si fa fatica a trovare il cavallo» —, suscitando la reazione dell’Ente nazionale protezione animali.
Secondo l’Enpa, il ministro non ha mostrato «nessun rispetto» per chi «vorrebbe vedere la fine della macellazione dei cavalli, considerandoli per quello che sono, e cioè animali da compagnia». L’ente accusa: «Persa una straordinaria occasione per tacere, tanta insensibilità la dice lunga sulla sconnessione tra chi ci governa e i cittadini così infelicemente amministrati». Una protesta condivisa anche dalla deputata animalista di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che ricorda la sua proposta di legge. L’ex ministro si sta battendo perché gli equidi diventino «animali d’affezione». Ciò comporterebbe, sostiene Brambilla «il divieto di macellazione, di importazione ed esportazione a fini alimentari, il divieto di vendita e consumo della carne, oltre che di utilizzazione di questi animali in spettacoli o manifestazioni pericolose o degradanti, una garanzia di controllo attraverso una nuova anagrafe equina».
Il Corriere della Sera – 21 settembre 2014