Sicilia, Calabria e Campania spendono il 75,5% delle risorse statali ma hanno solo il 14,5% della superficie boschiva nazionale. «La Regione Calabria ha annunciato la firma di una convenzione con il Corpo Forestale dello Stato che, a quanto riferiscono fonti sindacali, non è ancora stata sottoscritta.
Questo nel mezzo della stagione estiva, momento di massima incidenza di incendi boschivi; nel solo 2012 in Calabria ne sono stati censiti 1.384, il 64,2% dei quali di origine dolosa. Per fare fronte al fenomeno il governatore Scopelliti ha spiegato che intenderà potenziare il controllo del territorio con più mezzi e più uomini, come se il problema fosse quello di assumere altre maestranze, senza specificare come e da chi saranno pagate». Così Patrizia Bisinella, senatrice della Lega Nord, che ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri Alfano e Orlando.
«Dopo un servizio delle Iene, che ha documentato l’assenteismo di alcuni dipendenti dell’Azienda forestale della Regione Calabria, la Regione stessa ha pensato bene di sostituire la succitata agenzia con l’Azienda Calabria Verde, un nuovo ente strumentale «di diritto pubblico non economico», dotato di autonomia amministrativa, finanziaria, contabile e organizzativa. Insomma, ha cambiato nome al carrozzone ma non ha spiegato come intende utilizzare meglio le risorse. «L’annuncio di un ulteriore dispiegamento di forze suona a questo punto ridicolo, visti i dati della Commissione paritetica per l’attribuzione del federalismo fiscale, che, nel 2010, all’interno dei lavori per l’individuazione dei costi e dei fabbisogni standard, ha calcolato come per la gestione delle foreste di Sicilia, Calabria e Campania si spenda il 75,5% delle risorse, pur avendo queste tre regioni solo il 14,5% di superficie boschiva nazionale. Fatti i dovuti calcoli risulta che in Calabria un ettaro di foresta determina una spesa regionale di 597 euro, mentre regioni come la Toscana, ad esempio, spendono 12 milioni di euro, pari a circa 10 euro per ettaro di superficie boscata. Il tutto mentre in Veneto le imprese con crediti verso lo Stato sono costrette a chiudere e la disoccupazione cresce di giorno in giorno. Alfano e Orlando diano risposte certe e impediscano che un ulteriore spreco di denaro pubblico finisca per pesare sulle spalle già esauste delle regioni virtuose».