In Gran Bretagna è polemica dopo che il Daily Mail ha rivelato che grandi catene di supermercati e di fast food vendono senza informare i consumatori, carne Halal, macellata secondo i precetti islamici, che prevedono l’uccisione dell’animale per dissanguamento, senza stordimento preventivo.
La catena Pizza Express ha ammesso che tutta la sua carne di pollo è macellata secondo i rituali musulmani, dicendo che però i polli vengono storditi prima di essere uccisi. Sinora, l’informazione era reperibile in caratteri troppo piccoli sul sito della compagnia, che ha 434 ristoranti nel Regno Unito. Le riposte venivano date anche ai clienti che chiedevano esplicitamente informazioni al personale.
La stessa situazione è stata rilevata nelle Università. La rete studentesca The Tab ha interpellato 126 Università ricevendo 25 risposte. Dodici servono carne Halal, senza dire nulla agli studenti; a Manchester è halal l’85% della carne servita, a Liverpool un terzo. Il Daily Mail cita un ispettore del settore della carne, Richard North, secondo il quale la scelta di servire carne Halal è fatta per risparmiare. Infatti, “avere sia carne halal, sia non Halal, è costoso e comporta il rischio di servire carne non halal ai musulmani, cosa che negozi e ristoranti sanno che susciterebbe scalpore. Forse pensano che i non musulmani siano meno propensi a lamentarsi”. Secondo quanto riferisce il Telegraph, il governo britannico valuterà l’introduzione dell’obbligo di etichettatura per la carne Halal, se ci sarà una forte domanda in questo senso e se sarà fatto altrettanto nel resto d’Europa.
Beniamino Bonardi – Il Fatto alimentare – 27 maggio 2014