Tre gli obiettivi principali uguali per tutti: azzerare le liste d’attesa, lavorare con i medici di famiglia ai 300 ambulatori h24 previsti dalla Regione e puntare su umanizzazione e tecnologia. E’ il «succo» del mandato degli 11 direttori generali nominati dal governatore Luca Zaia, che ieri si sono presentati nelle rispettive sedi, quasi tutti con accanto un «angelo custode» della Regione.
Sotto i riflettori il vicepresidente Gianluca Forcolin (Lega)e l’assessore all’Istruzione Elena Donazzan (FI), sostenitori delle uniche due Usl non provinciali sopravvissute alla riorganizzazione che commissaria le altre 12. Rispettivamente, l’Usl 10 di San Donà e la 3 di Bassano. «Questa azienda resta perché di confine, quindi importante per evitare fughe di pazienti in Friuli, e perché è la più grande Usl turistica d’Italia», ha spiegato Forcolin alla riconferma di Carlo Bramezza. La giunta Zaia ha inoltre sancito, nelle schede ospedaliere, la permanenza di entrambi gli ospedali di San Donà e Portogruaro, facendo così tramontare il progetto di un polo unico. Resta dg all’Usl 12 di Venezia e commissario dell’Usl 14 di Chioggia e da ora anche dell’Usl 13 di Mirano Giuseppe Dal Ben, deciso a «attivare subito il piano di investimenti da 28 milioni, separare a Mirano il Nido dalla Patologia neonatale, ripulire dal guano dei piccioni e dotare di Pronto soccorso l’ospedale di Dolo». A vegliare sul debutto di Giovanni Pavesi all’Usl 6 di Vicenza e, come commissario, alla 5 di Arzignano (totale 61 Comuni e 501mila abitanti) gli assessori Elena Donazzan e Manuela Lanzarin (Sociale), quest’ultima al fianco pure di Giorgio Roberti a Bassano. «Andrò a conoscere tutti i primi cittadini e le loro esigenze», ha promesso Pavesi. «Al territorio vicentino è stata riconosciuta una propria peculiarità — ha detto la Donazzan — la suddivisione fatta va oltre il concetto di provincia». A Padova l’assessore all’Economia, Roberto Marcato, è stato padrino politico al triplice battesimo di Claudio Dario, nuovo dg dell’Usl 16 e commissario della 15 di Cittadella e della 17 di Este, Luciano Flor, che gli subentra in Azienda ospedaliera, e Patrizia Simionato, alla guida dello Iov. «Lo Iov resta a Padova — ha scandito Marcato, dopo le voci dello spostamento a Castelfranco — e non chiuderà nessun ospedale», riferendosi al Sant’Antonio. «Per venire a Padova ho rinunciato alla riconferma quinquennale a Trento e a uno stipendio più alto», ha ammesso Flor, che però è finito sotto accusa in Trentino per aver lasciato l’incarico che ricopriva. «Lavoreremo insieme per costruire percorsi di cura trasversali e rapidi», ha aggiunto Dario. Sarà «uno e trino» e «investirà le risorse a disposizione» Pietro Girardi, dg dell’Usl 20 di Verona e commissario di Legnago e Bussolengo, ieri affiancato da Luca Coletto, assessore alla Sanità. Il collega alla Cultura, Cristiano Corazzari, ha introdotto Antonio Compostella, a capo dell’Usl 18 di Rovigo e commissario della 19 di Adria. «E’ il primo passo per un’unica azienda provinciale», ha notato Corazzari. Si è impegnato a trasformare Treviso nell’Usl più virtuosa d’Italia, come ha fatto a Cittadella, Francesco Benazzi (pure commissario di Pieve di Soligo e Asolo), mentre all’Usl 1 di Belluno Adriano Rasi Caldogno (anche commissario di Feltre) punta sui conti in ordine. (M.N.M. – Il Corriere del Veneto – 3 gennaio 2016)
Sanità. Nuovi manager, conferenza “simultanea” . I neo direttori hanno incontrato la stampa come chiesto da Zaia per illustrare i programmi
La sanità è un orologio svizzero. Come il presidente Luca Zaia aveva chiesto il giorno dell’insediamento, tutti i neo direttori generali delle Asl del Veneto e delle Aziende (esclusa quella di Verona) hanno convocato la stampa per illustrare i propri progetti. Tutti alla stessa ora, medesimo argomento. Edilizia, cantieri aperti o da aprire: un’ora e mezza, nelle rispettive sedi, per raccontare la sanità che verrà. Le notizie più grosse sono arrivate dal Trevigiano e dal Padovano. Il nuovo manager del Trevigiano Francesco Benazzi, ritornato a “casa” dopo la parentesi padovana, ha insistito sul suo progetto di territorio, liste d’attesa. Ospedale nuovo e Azienda ospedaliera integrata nella conferenza stampa “a tre” del neo direttore dell’Asl di Padova e commissario dell’Alta e della Bassa Claudio Dario, del commissario dell’Azienda Luciano Flor e della manager dello Iov Patrizia Simionato. La notizia è che a giugno partirà l’appalto per il nuovo ospedale. La Provincia è stata incaricata di fornire approfondimenti sull’idea dell’aeroporto, anche se fra sei mesi i terreni di S. Lazzaro (Padova Est) saranno interamente disponibili. Come ha sottolineato l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato, «La Regione d’accordo su Padova Est. Basta attese, il 26 gennaio si decide». Parola d’ordine, per tutti i manager: niente pause e accelerazione dei progetti in cantiere. (Il Gazzettino – 3 gennaio 2016)
4 gennaio 2016