Sulla Gazzetta ufficiale 288 dell’11 dicembre 2015 è stata pubblicata la legge del 1 dicembre 2015, n. 194 recante “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”. La legge stabilisce i principi per l’istituzione di un sistema nazionale di valorizzazione della biodiversità, finalizzato alla tutela delle risorse genetiche locali di interesse alimentare ed agrario dal rischio di estinzione e di erosione genetica. La tutela e la valorizzazione della biodiversità sono perseguite anche attraverso la tutela del territorio rurale, contribuendo a limitare i fenomeni di spopolamento e a preservare il territorio da fenomeni di inquinamento genetico e di perdita del patrimonio genetico. Il sistema nazionale di tutela è costituito: dall’Anagrafe nazionale della biodiversità (come da articolo 3 della legge); dalla Rete nazionale della biodiversità (articolo 4); dal Portale nazionale della biodiversità (articolo 5); dal Comitato permanente per la biodiversità (articolo 8).
Per la valorizzazione e la trasmissione delle conoscenze sulla biodiversità di interesse agricolo e alimentare, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono promuovere anche le attività degli agricoltori tese al recupero delle risorse genetiche di interesse alimentare ed agrario vegetali locali e allo svolgimento di attività di prevenzione e di gestione del territorio necessarie al raggiungimento degli obiettivi di conservazione della biodiversità.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le università possono promuovere progetti tesi alla trasmissione delle conoscenze acquisite in materia di biodiversitò di interesse agricolo e alimentare agli agricoltori, agli studenti e ai consumatori, attraverso adeguate attività di formazione e iniziative culturali.
COSA PREVEDE LA LEGGE SULLA BIODIVERSITA’
– Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare che prevede 4 strumenti operativi: 1. Anagrafe della biodiversità, dove saranno indicate le risorse genetiche a rischio di estinzione;2. Comitato permanente, che garantirà il coordinamento delle azioni tra i diversi livelli di governo; 3. Rete nazionale, che si occuperà di preservare le risorse genetiche locali; 4. Portale nazionale, composto da un sistema di banche dati contenenti le risorse genetiche presenti su tutto il territorio italiano.
– Avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo;
– Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori;
– All’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – CREA interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.
Qualche numero
L’Italia può contare su 504 varietà iscritte al registro viti, contro le 278 della Francia, e su 533 varietà di olive, contro le 70 spagnole. Inoltre sono state salvate da estinzione 130 razze allevate, tra le quali 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale dell’ultima programmazione.
14 dicembre 2015