L’Istituto di ricerca ha valutato sette indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, liste d’attesa, spesa sanitaria, spese catastrofiche e famiglie impoverite a causa di spese sanitarie. Il Trentino Alto Adige, al top, si aggiudica 462,2 punti, mentre la Calabria, maglia nera, si ferma a 210,8 punti.
Sette realtà regionali “sane”, cinque “influenzate” e otto “malate”. È questo il quadro che emerge dalla mappatura sull’efficienza sanitaria nelle regioni italiane realizzato dall’Istituto di ricerca economica e sociale Demoskopika sulla base di sette indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, quota di rinuncia a curarsi per le liste d’attesa, spesa sanitaria, quota famiglie soggette a spese socio-sanitarie Out Of Pocket catastrofiche e quota famiglie impoverite a causa di spese socio-sanitarie Out Of Pocket.
In testa alla classifica, con il più alto indice di performance, si collocano il Trentino Alto Adige (462,2 punti), seguito dalla Lombardia (450,6 punti) e dal Lazio (449,9 punti). In coda si posizionano la Calabria (210,8 punti) preceduta dalla Puglia (243,7 punti) e dalla Sicilia (248,3 punti). Le migliori perfomance al Nord con ben cinque regioni, due per il Centro. Sul versante opposto, i peggiori piazzamenti si registrano nell’intero Mezzogiorno.
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31 dicembre 2015