di Eleonora Lorusso. L’animale più odioso, fastidioso e “compagno” non gradito di molte sere d’estate è anche il più pericoloso al mondo. Altro che leoni o lupi, serpenti o alligatori: proprio la zanzara risulta essere l’animale che miete più vittime in assoluto: uccide circa 725 mila persone all’anno. A dirlo non solo i numeri, ma una personalità che nel mondo dei numeri (e dei computer, del business e molto altro) rappresenta un’icona: Bill Gates.
Il numero 1 di Microsoft ha appena lanciato infatti la Mosquito Week, pubblicando la classifica degli animali più pericolosi al mondo per l’uomo e la zanzara occupa il primo posto, perché risulta veicolo di trasmissione per alcune delle malattie più devastanti in assoluto, come la malaria, che ogni anno causa oltre 600mila vittime. Oltre alla febbre Dengue, il piccolo e apparentemente innocuo insetto, può provocare anche febbre gialla ed encefaliti anche mortali. La zanzara, secondo la lista, uccide anche più dell’uomo, che si “ferma” a 475.000 vittime all’anno, a causa di guerre e omicidi. Il terzo gradino del podio è invece occupato dai serpenti, che sono responsabili di 50.000 morti all’anno.
Nell’infografica che si trova sul blog di Bill Gates , da sempre impegnato nella lotta alla malaria, si trova anche la spiegazione a questa insolita classifica: “La risposta – ha precisato Gates – dipende da come si definisce il pericolo. Personalmente, ho una leggera idea in proposito fin dalla prima volta che ho visto Lo squalo di Steven Spielberg. Ma se per definire la pericolosità potenziale di un animale si considera quante persone muoiono ogni anno per il suo attacco, la risposta è chiara: è la zanzara. Quando si tratta di uccidere gli esseri umani, la zanzara è senza pari”.
Gates, nel pubblicare i dati relativi alle morti provocate dagli animali, fa notare come i media dedichino molta più attenzione alle vittime di attacchi di squali, mentre questi non provocano che una dozzina di morti in un anno, esattamente come i temutissimi lupi. Che dire poi dei feroci leoni? In 365 giorni uccisono circa 100 persone, come gli elefanti e poco meno dei coccodrilli. A dispetto delle apparenze o delle credenze, gli ippopotami risultano molto più aggressivi o potenzialmente mortali, con circa 500 vittime all’anno a loro carico.
Ma le sorprese non finoscono qui, perché le mosche tse-tse sono causa di morte per 10 mila persone all’anno. Mai comunque come i cani: ai migliori amici dell’uomo si devono 25 mila vittime in un anno. Insomma, la pericolosità degli animali viene vista sotto un’altra luce.
Ma perché Bill Gates ha voluto dare risalto a questi dati? In realtà non c’è da stupirsi, dal momento che il fondatore di Microsoft è da tempo impegnato in campagne di sensibilizzazione e sostegno, tramite la sua fondazione , per la lotta alla malaria: lo scorso novembre, in una lunga intervista rilasciata al Financial Times , Gates aveva chiarito: “Internet per tutti non è una priorità come la lotta alla malaria”, aggiungendo: “Se vogliamo migliorare le nostre vite dobbiamo occuparci di questioni ben più elementari come la sopravvivenza dei bambini e le risorse alimentari”.
9 aprile 2014