Anche oggi l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, l’ha scampata. E ha “evitato” in Cdm il commissariamento che sembrava – stando ad alcune indiscrezioni – ormai cosa fatta.
Dopo che l’indagine da parte della Commissione Europea sulla certificazione dei conti 2008 si è chiusa con un nulla di fatto, l’unica “scusa” infatti per poter commissariare l’ente sotto la guida di Dario Fruscio, professore collega di Giulio Tremonti, era quella del non rispetto dello statuto, non essendo mai stato nominato un direttore generale. Il “nodo” in realtà rimane quello legato alle ingiunzioni nei confronti degli splafonatori, che Fruscio non può bloccare neppure volendo. “Anche perché Agea ha in casa un magistrato della Corte dei Conti deputato proprio a controllarne l’operato”, spiegano al VELINO dall’ente. “Qualcuno si è messo in testa che è discrezionale, ma non è vero. Oltretutto i 1035 splafonatori che non hanno aderito mai a nessuna legge le ingiunzioni le hanno già ricevute”. Cosa diversa per chi ha aderito alle rateizzazioni.
“Agea, non avendo la struttura per poter riscuotere, si avvale di Equitalia, che una volta avviata non può più essere fermata”, spiegano ancora dall’Agenzia. Il 15 maggio è scaduto il mandato del Commissario delle quote latte Paolo Gulinelli. E la nomina di Fausto Martinelli, vicecomandante del Corpo forestale dello Stato, non è mai stata ratificata da Palazzo Chigi. “Per cui allo stato attuale delle cose, il commissario delle quote latte non esiste”. Ma una cosa è certa: quando scadrà il 30 giugno prossimo la proroga tanto voluta dalla Lega nel Milleproroghe, Agea si troverà costretta a mandare l’avviso di pagamento delle rate, “commissario o non commissario”. “A meno che non si intervenga con un altro provvedimento di legge – concludono dall’Agenzia di via Palestro – tutti coloro che hanno aderito alle rate, il 30 giugno si troveranno a dover pagare sia le rate del 30 giugno 2011 che quelle del 30 giugno 2010, la prima rata della base legge Zaia la 33/2009”. Rateizzazione per la quale, di rimando in rimando, nessuno per ora ha tirato fuori un euro.
Edoardo Spera -Il Velino – 9 giugno 2011