Il piccolo è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale dei Bambini. Nella notte è stato operato al volto e alla testa, ha subito gravi lesioni. Originario di Bergamo, era in vacanza con i suoi genitori. Allarme randagismo nell’isola
Lampedusa, bimbo aggredito da un cane randagio. Ricoverato a Palermo, è graveAggredito, morso e ferito gravemente da un cane mentre gioca per strada a Lampedusa. Un bambino di tre anni e mezzo ieri sera è finito in gravissime condizioni al pronto soccorso dell’ospedale dei Bambini di Palermo, dopo essere stato azzannato da un randagio mentre era con i genitori in vacanza nell’isola delle Pelagie. Il piccolo, originario di Bergamo, ha riportato profonde ferite al volto e alla testa.
E’ stato trasportato d’urgenza in elisoccorso a Palermo. Tra i primi a vederlo, il neo-direttore generale dell’Arnas Civico, il chirurgo Giovanni Migliore, che stava facendo vista alla struttura pediatrica. Il bimbo è stato subito condotto in ambulanza al reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Civico e nella notte è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico al volto per evitare che resti sfigurato a vita. Sconvolti i genitori del piccolo, che ai medici dell’ospedale hanno raccontato sotto shock la scena dell’aggressione. Erano sulla spiaggia di Guiccia. Il bambino era andato a prendere un pallone quando il cane lo ha attaccato. “È un cane di due anni – racconta Pietro Bartolo del presidio medico di Lampedusa – che finora non si era mai mostrato aggressivo”. Ora l’animale finirà in un canile.
Il randagismo è una piaga che ormai da anni colpisce Lampedusa, creando problemi sanitari e di sicurezza pubblica. A volte si tratta di cani giunti nell’isola con i loro padroni e poi abbandonati alla fine della vacanza. Questi “profughi” a quattro zampe sono centinaia, vivono in branco, gironzolano per le vie del centro, dormono sulla spiaggetta davanti al porto. Solo da tre anni l’Asp di Palermo ha avviato un programma di prevenzione e lotta al randagismo sull’isola, che prevede la sterilizzazione e la microchippatura dei cani.
Repubblica.it – 4 luglio 2014