Sono 150 nomi, in tutto il Veneto. Revisori dei conti e componenti di commissioni tecniche, consulte, commissioni particolari (ce n’è una Veneto-Cina). Non sono le poltrone più ambite, perché in genere poco remunerate («né posti d’oro, né d’argento, né di bronzo», ironizza un veterano della politica regionale).
Per i commissari, ad esempio, c’è un gettone di presenza per ogni seduta. Ma il quadro che emerge per la Marca trevigiana da questa tornata di nomi, è molto significativo. È il primo dopo il congresso regionale che ha visto il trionfo di Toni Da Re, e dice molto del riposizionamento della Lega trevigiana, saldamente oggi in mano ai lealisti ex bossiani.
Ed è lealista il segretario comunale del Carroccio, Massimo Candura, funzionario regionale: entra nella consulta veneta per l’Immigrazione. Così come il segretario della sezione centro di Treviso, Christian Schiavon, commercialista e ad dell’ Ats, oggi nuovo revisore dei conti dell’ente Parco del Sile. Il veterinario vittoriese Antonio Miatto, già assessore nella giunta Da Re e vicinissimo al neosegretario nathionàl, entra nel cda dell’istituto zooprofilattico del Veneto. L’architetto Walter Frandoli, vicepresidente dell’ Israa a Treviso, entra in due commissioni tecniche, quella per i lavori pubblici e quella per gli espropri. Ma poi ci sono anche professionisti, simpatizzanti della Lega o senza tessera. Emblematici i nomi indicati per la commissione estrazione, cave e gas: uno è il chimico Alessandro Manera, capogruppo a Paese della lista Pietrobon, l’altro è il geologo Giampaolo Frare, vicino al Carroccio ma non iscritto. Anche la commercialista Alessandra Baggio, revisore dei conti del parco del Sile, non ha tessera. Infine, iI sostenitore Guerino Mancini, militare dell’Aeronautica, entra nella commissione per le servitù militari.
Sorpresa Mauro. Ma, a proposito di revisori, l’incarico destinato a fare rumore è quello a Beppe Mauro, già assessore e capogruppo del Pdl ai Trecento, poi uscito dal partito di Berlusconi, che nel 2013 guidò una civica che strappò il 3% alle urne. Gli dovrebbe venir assegnato l’incarico di revisore dei conti dell’istituto zooprofilattico del Veneto. La designazione del Carroccio – a Mauro un tempo arrivavano nomine commissariali dall’assessorato guidato da Remo Sernagiotto – assume un chiaro significato di apertura in vista delle comunali 2018 nel capoluogo. Da Re conferma di aver già aperto la partita del capoluogo, anche se mancano due anni e mezzo, per recuperare l’elettorato moderato che tre anni fa voltò le spalle a Gentilini e Carroccio. Di qui la tessitura con cattolici, ex Pdl, Ncd delusi, anime e pezzi della Treviso moderata. RadioLega sussurra anche di cene conviviali del leader Gian Paolo Gobbo con i big dell’ex Pdl…
Zaia-girls crescono. Non solo Silvia Rizzotto e Sonia Brescacin, capogruppo e consigliere della lista Zaia presidente. Altri due nomi salgono nel borsino del governatore: la leghista Francesca Rossetto, blogger opitergina, candidata alle regionali, nominata da Zaia nello staff presidenziale in Regione al posto di Alessandro Romano. L’altro nome è quella di Serena Fantuz, avvocato, figlia di Bepi, segretario leghista di Gaiarine e fedelissimo di Zaia. Da pochi giorni Serena (solo omonima di Marica, sindaco di Meduna) ha ottenuto un incarico di collaborazione per la Regione, in tema di ricerca, sviluppo e innovazione.
Caner perde Piz. Sempre da Venezia giunge voce che Alberto Piz, storico braccio destro di Federico Caner, oggi assessore al Turismo dopo tre mandati in consiglio, lascerà il suo
incarico. Piz, attuale capo delle segreteria dell’assessore al Turismo (e in passato anche segretario di commissione parlamentare a Roma), si trasferisce all’estero. Fra i possibili sostituti si fa il nome di Alessandro Bembo, già alla segreteria del gruppo consiliare del Carroccio a Venezia.
La Tribuna di Treviso – inserito il 27 febbraio 2016