II potenziamento della filiera corta delle “Piccole produzioni locali”: un progetto nato dal Bellunese ed esteso al sistema Veneto per snellire la burocrazia e valorizzare meglio i produttori agricoli primari. Ma c’è di più, perché da Longarone è partita la proposta all’Unione europea per creare un marchio specifico. Promotori Usl 1 di Belluno e Usl 8 di Asolo, che hanno subito trovato sponda nella Regione con una delibera ad hoc, modificata ad agosto per rispondere meglio alle esigenze del territorio.
«Siamo arrivati alla settima delibera regionale», spiegano gli artefici della proposta di legge Patrizia Bragagna (Usl 1) e Stefano Da Rui (Usl 8), «che ormai ha certificato l’esistenza di un sistema tra le province di Belluno e Treviso. Tanti prodotti agricoli di nicchia rischiavano di sparire con le norme comunitarie e quindi anni fa ci siamo attivati per la loro salvaguardia. La Regione ci è subito stata vicina e oggi anche Friuli e Umbria stanno seguendo il nostro impegno. Il grande traguardo a cui aspiriamo è un “bollino” riconosciuto dall’Unione Europea per questi prodotti. Per il momento il filone è composto di nove famiglie di prodotti: le ultime entrate sono alcuni prodotti ittici e del latte, ma dal territorio arrivano richieste per l’ulteriore allargamento del paniere. Prossimamente potremmo includere anche le piante officinali, uova e carni ovine e caprine». «Il nostro scopo», hanno continuato, «è di dare voce alle istanze dei tanti piccoli produttori primari. L’economia del futuro andrà sempre più nella direzione della sostenibilità ambientale e della green economy, su cui dovranno puntare i nostri giovani: il cibo sarà il nostro punto di forza, come ha insegnato l’Expo. Un punto di forza è anche la rete territoriale che si è creata con la positiva sinergia con associazioni di categoria, imprenditori agricoli, Regione, comuni e enti locali».
Dopo gli interventi di Giorgio Cester della Regione Veneto, Luca Buffon dell’Usl 8 di Asolo e Paolo Capovilla dell’Usl 1 di Belluno, è arrivato il massimo sostegno da parte della politica e degli amministratori locali: in prima linea il sindaco di Longarone e vicepresidente della Provincia Roberto Padrin, la presidente dell’Unione montana Longaronese Sabrina Graziani, il senatore Giovanni Piccoli e l’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Giuseppe Pan. Finale con un buffet offerto anche da Coldiretti, Confagricoltura e Cia, che ha mostrato la varietà e qualità dei piccoli prodotti locali come il formaggio di malga, gli insaccati ma non solo.
Il Corriere delle Alpi – 24 novembre 2015