Un altro capitolo nella vicenda del poligono di tiro di Torre Veneri, già da tempo sotto la lente di ingrandimento della politica cittadina. “Grazie alla collaborazione posta in essere tra il Comune e le Forze Armate – si specifica in una nota di Palazzo Carafa – il Dipartimento Veterinario della ASL Lecce ha predisposto le analisi marine e terrestri da effettuarsi sull’area del Poligono.
Analisi “tese ad individuare le eventuali conseguenze scaturite dalla grande quantità di munizioni utilizzate per le esercitazioni. Le analisi biologiche, concordate con i tecnici dell’Assessorato all’Ambiente, saranno eseguite su alcuni campioni di molluschi, unica specie ad abitare in maniera stanziale i fondali di pertinenza del Poligono. I pesci che popolano il mare Adriatico, infatti, difficilmente risultano occupare determinate aree marine in maniera continuativa. Un’analisi condotta su esemplari ittici sarebbe stata poco indicativa dell’effettiva situazione”.
“Ci dichiariamo soddisfatti – è stato il commento del consigliere Carlo Salvemini che ricorda come la proposta fosse stata avanzata proprio da Lecce Bene Comune – l’Amministrazione Perrone ha fatto propria la nostra richiesta condividendone lo spirito”. E osserva: “Nessun riferimento alla nostra mozione (che a questo punto è inutile discutere in Consiglio), al ruolo di Lecce Bene Comune. Se ne facessimo una questione di stile sarebbe un caduta grave, ma noi badiamo alla sostanza”.
L’Esercito ha inoltre dato il via agli interventi di rimozione dei sedimenti che ostruiscono le foci a mare dei canali di bonifica presso l’area militare di Torre Veneri. Lo comunica in una nota l’assessore Andrea Guido il quale ha espresso soddisfazione “per la grande sensibilità” dimostrata dai militari. “Un’ area dal così alto valore naturalistico e paesaggistico – ha fatto sapere Guido – al di là di tutte le problematiche sollevate anche a livello nazionale negli ultimi mesi e legate all’utilizzo o meno dell’uranio impoverito, merita di essere salvaguardata in ogni suo aspetto. Con questo intervento volto al ripristino della funzionalità idrauliche dei canali di bonifica esistenti sull’area militare si sono evitati enormi rischi. Se l’Esercito non avesse proceduto alla rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali e dovuti al naturale moto ondoso – conclude Guido – si sarebbe verificato il ristagnamento di tutte le acque degli stessi canali con probabili ulteriori inconvenienti di carattere idrogeologico e un conseguente incremento della presenza delle zanzare nel corso dell’estate. E’ per questo che colgo l’occasione per ringraziare il Generale Godio per l’estrema sensibilità dimostrata e per l’attenzione rivolta agli aspetti più propriamente ambientali conseguenti all’attività del poligono”.
27 marzo 2013