Ora c’è la data: domenica 24 gennaio 2016. In quel giorno d’inverno il popolo leghista sarà chiamato a scegliere il suo nuovo segretario «nazionale», ché nonostante la mutazione in atto nella geografia della (fu) Padania il Carroccio continua a valorizzare le regioni come fossero nazioni.
Un appuntamento importantissimo, quello stabilito ieri in via Bellerio, perché dopo l’interregno del commissario Gianpaolo Dozzo la Liga Veneta eleggerà il successore di due figure storiche del movimento, ciascuna a suo modo: «l’eterno» Gian Paolo Gobbo, segretario dal 1998 al 2012, e lo «scissionista» Flavio Tosi, segretario dal 2012 al 10 marzo di quest’anno, quando il lìder màximo Matteo Salvini ne ha decretato la cacciata dal partito per manifesta incompatibilità con se stesso e il governatore Luca Zaia. Certo la situazione da allora è radicalmente cambiata e gli aspiranti segretari non potranno non tenerne conto: da un lato ai tradizionali poli d’attrazione di Treviso (Gobbo) e Verona (Tosi) s’è inserito quello di Padova, dominato dal sindaco della città del Santo Massimo Bitonci; dall’altro la figura del governatore Luca Zaia, come mai prima d’ora, domina la scena, costringendo tutti gli altri nel cono d’ombra. Il governatore si detta la linea da sé e se negli anni scorsi ha accettato ingerenze (da parte di Gobbo per rispetto verso il «padre», da parte di Tosi fin lì, si è visto com’è andata a finire) difficilmente sarà disponibile a fare altrettanto negli anni a venire. I candidati restano i soliti due: l’ex segretario di Treviso Gianantonio Da Re e l’eurodeputato Lorenzo Fontana, anche se quest’ultimo potrebbe essere chiamato da Salvini ad un ruolo diverso, nazionale (stavolta nel senso proprio del termine), all’interno della costituenda segreteria politica. L’intenzione di tutti, in ogni caso, è di arrivare ad una scelta unitaria.
A proposito di Salvini: il segretario tornerà in Veneto nel fine settimana, sarà a Treviso venerdì sera, a Belluno sabato mattina e a Vicenza sabato sera. Nel pomeriggio di sabato, sempre a Vicenza, riunirà segretari di sezione, sindaci, consiglieri regionali e dirigenti vari. Obiettivo: darsi una mossa in vista della manifestazione di Bologna dell’8 novembre.
Ma.Bo. Il Corriere del Veneto – 20 ottobre 2015