Secondo il Gazzettino i fedelissimi del sindaco scaligero starebbero organizzandosi per riproporre il modello Verona: liste civiche e appoggio Pdl
di Paolo Calia. Senza esclusione di colpi. Nemmeno la campagna elettorale riesce a pacificare una Lega scossa da una faida interna violentissima, che non risparmia nessuno. E tra la guardia di finanza che piomba negli uffici del gruppo consiliare in Regione e le tensioni non ancora smorzate per le candidature alle politiche, spunta anche un nuovo fronte: la lista interna contro il governatore Zaia. È la novità dell’ultima ora. Nel sottobosco leghista sono giorni che si vocifera di una lista “Veneto per Tosi” in vista delle prossime elezioni regionali.
L’argomento è delicatissimo. Appena si accenna la cosa a qualcuno si ottiene l’effetto di un petardo in mezzo a un gruppo di colombi: spariscono tutti. Ma che “Veneto per Tosi” non sia un’invenzione è praticamente certo. Se n’è parlato di recente anche in un convivio a metà tra la gastronomia e la politica organizzato dal padovano, e piediellino, Clodovaldo Ruffato. A un certo punto della serata è sbucata fuori questa iniziativa a favore del segretario nazionale. Le finalità? Creare un moto di consenso attorno a Tosi e, di contro, togliere terreno sotto i piedi del governatore. Ma non solo: una lista a favore di Tosi sarebbe il segnale che la vera guerra deve ancora scoppiare: quella per la conquista del ruolo di governatore. Tra poco meno di due anni si andrà al rinnovo della Regione e una seconda candidatura per Zaia non sembra essere negli obiettivi di tutti i leghisti. Follia pensarlo dopo il risultato bulgaro del 2010, ma l’operazione conquista della Lega veneta da parte di Tosi e dei tosiani avrebbe come obiettivo finale proprio il posto di governatore.
Il piano sarebbe orchestrato direttamente da Verona, feudo tosiano. E ricalcherebbe lo schema già utilizzato per conquistare la poltrona di sindaco scaligero: far convergere attorno a Tosi una serie di liste civiche a supporto della Lega, magari andando a erodere altri partiti del centrodestra. Fantapolitca, certo. Ma con le tempeste che sconquassano la Lega di questi tempi ogni più piccola voce rischia di trasformarsi in un vero e proprio terremoto.
E si fanno anche dei nomi. Nel trevigiano, per esempio, si dice che i referenti del “progetto Tosi” siano il presidente della Provincia Leonardo Muraro e il fedelissimo Arnaldo Pitton, vice segretario provinciale e candidato alle politiche nel collegio Veneto 2. Interpellati smentiscono categoricamente: «Non so assolutamente nulla di questa cosa – dice Pitton – non esiste niente. È pura fantasia». E Muraro: «Mai sentiti questi discorsi. Molto probabilmente hanno messo in giro i nostri nomi soltanto per screditarci».
Gazzettino – 30 gennaio 2013