Legge stabilità. Emendamento fiscale: niente intervento Irpef, Iva passa 22%
È confermata la cancellazione dell’intervento sulle aliquote Irpef e dell’aumento dell’aliquota intermedia dell’Iva, quella al 10 per cento. Dal 1° luglio del 2013 solo quella del 21% sale di un punto, al 22%. Niente tetto e franchigie alle detrazioni fiscali e conseguentemente niente retroattività di tali norme.
Sono alcune delle misure contenute nell’emendamento fiscale al ddl stabilità, depositato dai relatori Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl) in commissione bilancio alla Camera. L’emendamento fiscale vale 6,5 miliardi. Nel 2013 un miliardo alle famiglie Gli interventi per famiglie (detrazioni) e aziende (a valere sull’Irap e sul fondo produttività rimpinguato di 800 milioni) valgono un miliardo nel 2013 (per le famiglie), quasi tre nel 2014 e 2,5 nel 2015. Potranno arrivare fino a 1.080 euro le detrazioni fiscali per i figli di età inferiore ai tre anni, mentre per gli altri aumentano fino a 980 euro (oggi le detrazioni arrivano a 900 euro per i figli sotto i tre anni e a 800 euro per gli altri figli). Fondo da 540 milioni per esenzione Irap piccole attività L’emendamento prevede poi un fondo per l’esenzione dall’Irap delle piccole attività: 540 milioni nel biennio 2014-15. La dotazione annua del fondo sarà di 248 milioni nel primo anno e 292 l’anno successivo. Per la detassazione della produttività 800 milioni Arrivano altri 800 milioni per la detassazione della produttività, per il 2014-15. Le risorse saranno distribuite tra il 2014 (600 milioni) e il 2015 (200 milioni). Resta l’esenzione Irpef per le pensioni di guerra Resta l’esenzione Irpef per le pensioni di guerra ma non per gli assegni di reversibilità nel caso in cui i soggetti abbiano redditi superiori ai 15mila euro. Immobili dello Stato, dimezzato il fondo per gli affitti L’emendamento prevede che il Fondo per gli affitti degli immobili dello Stato venga dimezzato nel 2013 e scenda così a 250 milioni di euro.
Risorse per la costruzione del Mose. Oltre un miliardo di euro in quattro anni per garantire la prosecuzione della costruzione del Mose. Lo prevede l’emendamento. In particolare vengono stanziati 45 milioni nel 2013, 305 nel 2014 e 400 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. Le risorse arrivano dal Fondo Infrastrutture e dal Cipe. Tra gli altri interventi finanziati anche misure per Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, nonchè la realizzazione di una piattaforma d’altura avanti al Porto di Venezia.
La Nuova Venezia – 14 novembre 2012