Erbezzo. Domani l’antica fiera, tradizionale vetrina delle specie allevate in Lessinia che segna la fine dell’alpeggio. Il sindaco: «Il caldo ha messo in ginocchio i produttori di latte Servirebbero interventi mirati da parte dello Stato in loro aiuto»
Con l’avvicinarsi del rientro degli animali dagli alpeggi, nella data fissata per tradizione il 29 settembre, festa liturgica degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, Erbezzo ripropone la sua Antica fiera del bestiame che quest’anno è arrivata all’edizione numero 105 e che ha avuto una prolusione ieri, con la Festa dell’allevatore e un convegno al Palalinte, prima della fiera vera e propria che si svolgerà domani e domenica. Erbezzo, al momento del «descargar montagna» si presentava come un fiorente mercato di bestiame da ristallo, destinato soprattutto agli allevamenti della pianura veronese, e la sosta delle mandrie dai pascoli alti, dove avevano passato l’estate prima di rientrare nelle stalle del paese, di fondovalle o di pianura, era una tappa obbligata. Oggi la presenza del bestiame in fiera è garantita dalla preziosa collaborazione dell’Associazione provinciale allevatori di Verona che organizza, in collaborazione con il Comune e la Provincia, una vetrina delle specie bovine allevate in Lessinia. «Un grazie sincero va agli allevatori che malgrado l’impegno richiesto e le poche soddisfazioni economiche di questo lavoro trovano ancora le motivazioni e l’entusiasmo di portare i propri bovini all’esposizione», commenta il sindaco di Erbezzo Lucio Campedelli, «perché senza questa presenza la Fiera non avrebbe più senso di esistere e nemmeno gli espositori di mezzi agricoli e di prodotti per l’agricoltura, oggi ancora numerosi, avrebbero motivo di giungere fin quassù». «Quest’anno si è aggiunta una tremenda siccità ad aggravare la situazione già precaria dei nostri allevatori che a fronte di un prezzo del latte insoddisfacente, vedranno inevitabilmente aumentare i costi di approvvigionamento di mangimi e foraggi. Oltre tutto, nessun intervento è ora previsto dallo Stato, che da quest’anno interviene solo attraverso un contributo sui costi assicurativi per i danni da siccità», precisa Campedelli. Si è parlato anche di questo al convegno di ieri al Palalinte, organizzato in collaborazione con Coldiretti e Apa. Per i tanti temi sul tavolo, come la imminente riforma della Politica agricola comunitaria e le nuove norme sul benessere animale, sono intervenuti Stefano Leporati, caposervizio area economica Coldiretti nazionale e Fabrizio Cestaro, responsabile Servizi veterinari Ulss 20. Domani la fiera, che ha anche il patrocinio di Regione, Comunità montana e Parco della Lessinia e del Bim Adige, aprirà alle 9 con l’esposizione della macchine agricole e il mercatino di prodotti tipici della Lessinia. Alle 10 inizierà la 35a mostra del bestiame con vetrina delle bovine da latte iscritte al libri genealogici e allevate in Lessinia; del cavallo Haflinger e da tiro pesante rapido; delle razze ovine e degli animali da cortile della Lessinia. Alle 12.30, saluto delle autorità e la premiazione dei capi migliori. Alle 21, al Palalinte, rappresentazione teatrale a ingresso libero di «Un esilarante giorno di follia» commedia di Donato De Silvestri, con la regia di Vincenzo Rose, della compagnia «Gli insoliti noti». Domenica alle 9.30, inaugurazione della nuova sentieristica studiata con itinerari tra le antiche contrade di Erbezzo. Alle 10 si potrà partire a piedi o in mountain bike lungo i nuovi percorsi per ritrovarsi alle 12.30 al Campo fiera per una bicchierata conclusiva.
L’Arena – 8 settembre 2012